Una forte scossa di terremoto ha colpito la Sicilia alle 21:27 di questa sera. L’epicentro è stato localizzato appena al largo del litorale di Scoglitti, in Provincia di Ragusa. La scossa è stata di magnitudo 4.4 (come ha rettificato l’INGV che inizialmente aveva indicato una magnitudo di 4.6), ma fortunatamente si è prodotta a 29.6km di profondità. La discreta profondità dell’ipocentro ha consentito alle scosse sismiche di dissiparsi risalendo il sottosuolo, senza gravi effetti nell’area epicentrale. Fortunatamente non sono segnalati danni, come hanno confermato i Vigili del Fuoco specificando che le sale operative hanno ricevuto molte chiamate solo per informazioni ma nessuna richiesta di soccorso nè di segnalazione di danni.
Proprio la profondità della scossa, però, ha spinto le onde sismiche a grande distanza: il terremoto è stato così avvertito anche a Malta e nella Calabria meridionale.
Tanta paura nella popolazione soprattutto a Vittoria, Acate, Gela, Ragusa, Modica, Siracusa e nella Sicilia sud/orientale, con un risentimento fino al 5° grado Mercalli. Paura anche a Catania dove la popolazione s’è impaurita pensando subito a una recrudescenza dell’attività vulcanica dell’Etna, già particolarmente irrequieta in questi ultimi giorni. La scossa è stata avvertita sensibilmente anche a Palermo e Messina.
Il presidente della Regione Nello Musumeci è in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile Salvo Cocina per un costante aggiornamento della ricognizione di eventuali conseguenze.
Terremoto in Sicilia, a Licata gente in strada: “non torniamo a casa stasera”
Centinaia di cittadini di Licata sono scesi dalle proprie abitazioni per riversarsi in auto e a piedi nei piazzali lontano dalle strutture. Sono moltissime le auto riunite nel posteggio del centro commerciale San Giorgio. “Abbiamo paura“, hanno detto. “Non torneremo a casa stasera“.
Terremoto in Sicilia, nessun legame con l’attività dell’Etna
Non ha alcun legame con l’attivita’ in corso dell’Etna il sisma che alle 21.27 ha interessato la Sicilia orientale. “Assolutamente no“, e’ stata la risposta all’AGI di Stefano Branca, direttore dell’Ingv di Catania, quando gli e’ stato chiesto se esista una relazione con l’eruzione. “Dal punto di vista della magnitudo – ha aggiunto – non e’ stato significativo, poiche’ profondissimo (circa 30 km). Siamo in presenza dello spostamento della placca africana, che si muove di un millimetro l’anno. E’ la dinamica della crosta terrestre“.
Il sisma di stasera è stato infatti determinato dallo spostamento millimetrico della placca africana. “Il guscio piu’ esterno della Terra chiamato litosfera – spiega il sito dell’Ingv in una rubrica di approfondimento – e’ composto da diversi frammenti che vengono chiamati placche. Queste placche sono in movimento, per cui i loro bordi sono soggetti a scorrimento, trazione o compressione. Laddove avviene compressione, puo’ accadere che una delle due placche scorra al di sotto dell’altra. Questo processo si chiama subduzione e genera terremoti, talvolta anche molto forti, sia per l’attrito all’interfaccia tra le due placche, sia per le deformazioni cui sono soggette entrambe le placche. Dal punto di vista geologico, l’Italia e’ in gran parte il frutto della subduzione della placca africana al di sotto della placca europea, con conseguente deformazione e sollevamento dei sedimenti che si trovavano sul fondale oceanico e sul margine continentale”. La placca africana e’ stata chiamata in causa anche cinque giorni fa, quando a Milano e’ stata avvertita una scossa di magnitudo 3.8. “Non possiao escludere nulla”, avevano detto in quel caso i geologi.