Il mostro di Loch Ness è forse la più famosa creatura marina che si ricordi a memoria d’uomo e il suo mito è ancora talmente vivo che negli anni sono stati impiegati sottomarini, sonar e recentemente persino satelliti per cercarlo.
Tuttavia, il Lago di Ness cela meravigliose sorprese anche ai turisti che non riescano a intravedere Nessie tra le sue acque profonde 230 metri e antiche di 400 milioni di anni.
Il paesaggio scozzese tra montagne silenziose, foreste lussureggianti e distese di erica che abbracciano le nebbie mattutine sul lago sono una visita che merita interesse anche per le numerosissime attrazioni e attività sportive e ricreative messe a disposizione dei visitatori.
Loch Ness il più grande dei laghi scozzesi
Il lago di Loch Ness è il più grande volume di acqua dolce delle Isole Britanniche e contiene più acqua di tutti i laghi, i fiumi ed i bacini dell’Inghilterra e del Galles messi insieme e collega la costa orientale di Inverness con la costa occidentale di Corpach.
Il lago, insondabilmente profondo è avvolto quasi sempre dalla nebbia e anche in piena stagione estiva appare quasi sempre uggioso e freddo a causa delle montagne da cui è circondato e che incanalano l’umidità verso le acque.
Attrazioni e turismo a Loch Ness
L’itinerario che parte dalla foce del fiume Ness è quello più suggestivo, mentre una variante per gli appassionati di ittica è il tour con la possibilità di pescare nel lago. Le crociere hanno di solito una durata che va da 1 a 3 ore e consentono l’accesso anche ai disabili e la possibilità di farsi accompagnare dai propri animali domestici.
Quasi tutte le barche poi hanno dei monitors che mostrano l’attività dei sonar e consentono ai bambini di sbirciare se Nessie passa a salutare.
Nessieland è, invece, un’esibizione informativa su Loch Ness per scoprire i fatti che si celano dietro la leggenda del celebre mostro ripercorrendoli attraverso filmati subacquei, pannelli espositivi, ritagli di stampa, fotografie e materiale raccolto dai testimoni oculari che parlano anche nel documentario multilingue che spiega le esperienze dirette, le ricerche sul mostro e persino i più celebri scherzi che sono stati studiati da bontemponi di tutte le età.
Il percorso consente di attraversare i paesaggi selvaggi del lato meridionale del lago, quello meno trafficato dal turismo abituale, e magari svicolare verso piccoli villaggi che si trovano nei pressi del sentiero come Foyers e Dores, prima di raggiungere il punto più panoramico a circa 400 metri di altezza e che è noto come Suidhe.
Qui la vista si perde sulle acque e consente di attraversare le foreste, le torbiere e le distese di erica che punteggiano gli ampi spazi della regione dei laghi.
La leggenda del mostro di Loch Ness
Il mostro marino descritto era una creatura lunga e sottile di colore verde, con il corpo globiforme e la testa e la coda di un serpente, non dissimile da quello che doveva essere l’aspetto di un brontosauro.
Il mito di Nessie è probabilmente collegato allo spirito delle acque che popola numerose leggende del folklore scozzese e ritornò in auge agli inizi del XX secolo quando nel 1917 il mostro spaventò a morte due fratellini.
Più tardi, negli anni Trenta del Novecento, quando iniziarono i lavori per la strada che costeggia il lago, le popolazioni locali rievocarono le antiche paure e a temere il mostro che sarebbe certamente stato risvegliato dal trambusto dei lavori.
Sebbene in seguito si scoprì che si trattava di una foto truccata realizzata con una sagoma a forma di serpente attaccata a un sottomarino giocattolo, gli avvistamenti si susseguirono sempre più numerosi, probabilmente anche perché incoraggiati dagli albergatori locali che videro rapidamente incrementare il flusso turistico e le loro entrate.
Resta un mistero quello di Nessie che ognuno deve sciogliere da se, non perdendo l’occasione di scrutare tra le acque ondulate del lago e lasciarsi trasportare dal vento della propria fantasia.