Nelle alte vallate della Scozia vi sono oltre 30.000 scintillanti bacini d’acqua che punteggiano il paesaggio, sono i laghi grandi o piccoli che prendono il nome di loch e che accolgono panorami straordinari ricchi di misteri come quelli che hanno reso celeberrimo il Loch Ness, ma anche ambienti naturali preziosi ed elementi storico archeologici davvero notevoli.
Da non dimenticare, poi, che sia le acque che le rive offrono numerose attività per gli amanti dello sport che qui possono praticarli in un contesto davvero unico.
La regione dei Loch in Scozia
In Scozia sono presenti 31.460 laghi che punteggiano il paesaggio tanto da diventarne una costante facilmente riconoscibile, vengono chiamati loch e ai più piccoli non viene neppure attribuito un nome specifico, ma quello che è certo è che nessuno è uguale all’altro e tutti si inseriscono nel paesaggio circostante con una specifica forma caratteristica.
Non solo il mostro tra le meraviglie di Loch Ness
Il più conosciuto di questi laghi è certamente Loch Ness che è il più grande volume di acqua dolce del Paese con i suoi 37 km che arrivano a 230 metri di profondità, e proprio nei suoi pressi si trovano alcune tra le più affascinanti meraviglie della regione dei Loch in Scozia.
Nei suoi dintorni si trovano le Fall of Foyers che furono romanzate da Robert Burns, il poeta nazionale scozzese, per la peculiare magia che aleggia su queste cascate. Il loro nome in gaelico significa “fumo che cade” e infatti le cascate, mente si gettano per 50 metri fino ad arrivare a ricongiungersi con il fiume, innalzano nuvole di minuscole gocce che paiono trasformarla in cascate di fumo.
Tra i sentieri da percorrere nei pressi di Loch Ness c’è quello che giunge nella frazione di Inverfarigaig. Sebbene non conti più di 20 case, questo luogo ha una storia ricchissima tutta da esplorare, qui si trovano i resti di una fortezza di ferro, il molo di Thomas Telford, Il Generale Wade Bridge e la famosa sezione Black Rock della Wade road.
Il Castello di Urquhart è il più grande castello delle Highlands e le rovine che oggi si possono visitare risalgono a un periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo d.C., tuttavia, è verosimile supporre che il suo nucleo originario fosse più antico. Il castello fu fatto esplodere durante le rivolte giacobite e oggi dà ai visitatori la possibilità di ammirare Loch Ness dalle alte mura del torrione. Ai turisti è anche offerta la possibilità di scoprirne la storia nel centro visitatori e immaginare in azione la grande catapulta che è stata qui ricostruita.
Il Parco nazionale Loch Lomond & Trossachs
Il Parco nazionale Loch Lomond & Trossachs è il più importante della scozia ed è stato istituito nel 2002. I suoi elementi più caratteristici sono i munro, le alture che superano i 900 metri di altezza.
Il Loch Lomond si trova al centro del parco nazionale omonimo e costituisce l’area più estesa di acqua dolce del Regno Unito con i suoi 71 chilometri quadrati di estensione. Invece Loch Maree si trova nella regione delle Highlands occidentali di Wester Ross ed è particolarmente popolare per l’osservazione della fauna selvatica e per la pesca che in Scozia è particolarmente praticata proprio per la quantità di laghi e fiumi di cui possono usufruirne i suoi abitanti.
Sulla riva meridionale si trova Beinn Eighe, un’area molto frequentata dagli escursionisti. Fondata nel 1951, questa riserva, insieme alle Isole del Loch Maree costituisce la più antica riserva naturale nazionale del Regno Unito.
Uno dei lochan più suggestivi del parco è Loch Katrine, talmente affascinante da indurre Sir Walter Scott a ispirarsi ad esso per l’ambientazione del suo poema epico “La donna del lago”. I munro e il fiume Forth rappresentano, inoltre, proprio il confine naturale tra le Lowlands e le Highlands.
La storia tra le rive di Loch Awe
Proprio nelle Highlands meridionali Loch Awe è il lago più lungo della Scozia con i suoi 40 chilometri che raggiungono il mare attraverso il Pass of Brander, un passo di montagna che fu teatro delle guerre di indipendenza scozzesi e vide come protagonista Robert The Bruce, il re alla cui corona puntava l’azione di ribellione contro di inglesi di William Wallace, il leggendario Braveheart dell’omonimo film di Mel Gibson.
La storia ha lasciato la sua impronta su Loch Awe e altri laghi come Loch Tay, poiché in essi sono stati trovati i resti dei crannog (il termine deriva da una parola irlandese che si traduce con albero), le antiche isole artificiali create dall’uomo fin dalla preistoria per costruirvi sopra le proprie abitazioni e che venivano collegati alla terraferma solamente attraverso una passerella di legno che portava fino alla riva.
Lo sport nei laghi scozzesi
Sulla costa occidentale della Scozia si trovano molti laghi marini spettacolari a forma di fiordi che si inseriscono nelle profondità della terraferma, Loch Fyne si estende per circa 65 chilometri e le sue acque sono note per la straordinaria abbondanza di pesci. Si rivela così un paradiso sia per gli amanti della pesca sportiva sia per chi ama gustare il pesce perché la zona è ricca di ristoranti specializzati in questo tipo di pietanze.
Loch Ken si colloca nella zona sud-occidentale della Scozia ed è uno dei luoghi più appetibili per gli amanti degli sport acquatici poiché ne offre una vasta gamma: dal windsurf alla vela, dallo stand-up paddle (variante del surf in cui si usa una pagaia per dare propulsione al movimento) al parco avventura che consente di divertirsi sugli entusiasmanti scivoli sull’acqua.
La zona del Loch Affric, infine, è molto popolare tra i pescatori ma anche molto ricercata dagli amanti della canoa. Gli escursionisti, invece, godono di quella che è considerata da molti come la valle più bella della Scozia: il Glen Affric. Qui, cinto dai monti, un sentiero circolare che si sviluppa attorno al loch attraversa pinete antiche e spazi aperti prestandosi a gite in mountain bike e a passeggiate a piedi durante le quali si possono avvistare aquile reali, falchi pescatori ma anche scoiattoli rossi e cervi.