Una violenta ondata di maltempo sta flagellando la costa orientale dell’Australia, con piogge torrenziali e forti venti che hanno generato un innalzamento della marea, con danni estesi sulle coste. In circa 24 ore, sono caduti fino a 400mm di pioggia mentre maree insolitamente alte, anche di 8 metri, si sono abbattute sulle coste e i venti forti hanno buttato giù le linee elettriche, lasciando al buio piu’ di 2 mila abitazioni sulla Gold Coast, nello Stato del Queensland, e nella citta’ di Brisbane. Vietato l’accesso a molte spiagge e la pratica del surf per i prossimi giorni poiche’ il maltempo dovrebbe perdurare almeno fino a mercoledi’. I servizi di soccorso hanno ricevuto piu’ di 700 chiamate.
Gia’ danneggiata da precedenti erosioni, la spiaggia turistica di Byron Bay e’ stata quasi completamente cancellata (vedi foto della gallery scorrevole in alto). “Il maltempo ed enormi onde hanno distrutto cio’ che era rimasto. Stiamo guardando la nostra spiaggia scomparire“, ha riferito alla BBC il sindaco della cittadina, Simon Richardson. A Byron Bay, nello Stato del Nuovo Galles del Sud, la spiaggia e’ interamente ricoperta d’acqua e di alberi caduti. Sui social e nei media sono anche circolati video di cani che stavano annegando in mare, poi salvati dai soccorsi o dai loro padroni. “Stiamo assistendo alla piu’ grande erosione costiera degli ultimi anni, in particolare nell’area di Byron Bay, che sta cambiando completamente l’intero paesaggio delle spiagge”, ha detto Steve Pearce, Ceo di Surf Life Saving.
I meteorologi hanno avvertito che quest’anno l’estate in Australia risentira’ gli effetti del fenomeno climatico di La Nina, con un rischio aumentato di disastri naturali. La Nina e’ un fenomeno accoppiato oceano-atmosfera che e’ la controparte piu’ fredda di El Nino, come parte del piu’ ampio modello climatico El Nino – Oscillazione meridionale.
E pensare che solo una settimana fa l’isola di Queensland Fraser, iscritta al patrimonio Unesco, e’ stata colpita da incendi che hanno devastato meta’ del territorio, mentre ora e’ sotto l’effetto delle intemperie. “Questi sono sistemi meteorologici dinamici e ora bisogna sempre aspettarci l’inaspettato” ha detto il portavoce del locale ufficio meteorologico, Justin Robinson, spiegando che a causa di La Nina la media delle precipitazioni da dicembre a marzo e’ di circa il 20% superiore alla media sul lungo termine. Nel 1998 e nel 2010 il Queensland e’ stato pesantemente danneggiato da gravi inondazioni provocate dallo stesso fenomeno.