Temporali colpiscono la Toscana da ieri e oggi si sono resi responsabili di un fenomeno particolare: la neve tonda o graupel. I fenomeni si sono verificati tra la notte e il primo mattino tra Pisano, Livornese e Pistoiese. Dalle immagini della gallery scorrevole in alto e dai video in fondo all’articolo, sembra che si tratti di grandine ma in realtà non è così. Nell’area in questione, oggi si sono registrate temperature minime comprese tra +5°C e +8°C.
Cos’è e come si forma la neve tonda
Sinonimo di “gragnola” o “graupel“, è un tipo di precipitazione ufficialmente riconosciuta sia dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale che dal Servizio Meteorologico Nazionale dell’Aeronautica Militare. Le sue caratteristiche sono talmente chiare che non è possibile confonderla né con la neve né con la grandine. E’ una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi con un diametro compreso tra i 2 e i 5 millimetri. La forma di questi granelli di ghiaccio è in prevalenza sferica, e hanno un tipo di struttura facilmente malleabile e comprimibile, tanto che già nel loro impatto con il suolo, durante la precipitazione, si sbriciolano.
La grandine è completamente diversa in quanto si tratta di ghiaccio puro che non si sbriciola, non è malleabile né comprimibile ma molto più rigido, e si forma da particelle liquide di pioggia che all’interno delle nubi temporalesche salgono e scendono per diversi chilometri e si congelano e scongelano più volte, diventando – appunto – chicchi di grandine. La neve tonda (o gragnola che dir si voglia) è invece più simile alla neve che alla grandine perché si forma dai fiocchi di neve che cadono da nubi cumuliformi e che, però, poi attraversano uno strato più caldo di atmosfera vicino al punto di fusione: in quello strato i fiocchi non si sciolgono, ma si “arrotolano“ su loro stessi e danno vita, appunto, al granello di neve tonda. Non a caso per la grandine si parla di “chicchi” e per la neve tonda o gragnola di “granelli“. All’interno della neve tonda, infatti, si conservano spesso le tracce della struttura originaria del cristallo di neve, ed è un fenomeno esclusivo dell’inverno (mentre la grandine può capitare in qualsiasi stagione, anche d’estate).
La neve tonda è una precipitazione tipica delle irruzioni d’aria artica polare marittima, in cui le masse d’aria sono molto fredde in quota ma più miti ai bassi strati; infatti un’altra caratteristica principale della neve tonda è che riesce a cadere al suolo anche con temperature di diversi gradi superiore allo zero.