Il Parco dei Troll in Norvegia: tra sport olimpionici e antiche creature magiche

Nel Parco dei Troll, paradiso degli sportivi con le grandi vallate, le foreste oscure, i laghi e i monti si nascondono ancora oggi le antiche creature magiche del Nord
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Il Parco dei Troll si trova in Norvegia e rappresenta per i turisti un luogo in cui vivere esperienze del tutto diverse tra di loro: come le sfide sportive da provare nella natura incontaminata di questa regione o le visite culturali che consentono un viaggio nella storia e nella tradizione degli antichi popoli scandinavi.
Ma l’avventura da non mancare è quella di andare a caccia delle rocce bitorzolute che un tempo furono Troll, le creature magiche che ancora oggi la leggenda vuole che la notte popolino montagne, laghi e foreste.

Il Parco dei Troll

parco dei trollLa regione che va dallo spartiacque nord-sud della Norvegia meridionale alle zone di confine a est è chiamata Troll Park (il Parco dei Troll), poiché le fiabe popolari animate da creature come i Troll ma anche Nisser e Huldre nascono proprio in questa immensa regione inviolata della penisola scandinava.

Qui si trova l’altopiano di Hardanger, i monti di Hemsedal, Valdres, Gudbrandsdalen e Osterdalen, che consentono attività per tutti i gusti dei turisti ma anche semplicemente la possibilità di rilassarsi e inebriarsi di impressioni visive senza paragoni nella Osterdal la valle dalle foreste profonde.

Nel lago Mjosa è possibile cimentarsi nella pesca sportiva delle trote o attraversare il più grande lago norvegese con uno dei più antichi battelli a ruote del mondo, mentre sul fiume Sjoa le discese in rafting sulle rapide promettono grandi emozioni.
Per gli sportivi più indefessi viene offerta la possibilità di scalare una delle pareti di Hemsedal o di cimentarsi in una maratona per l’Hardangervidda; non mancano le attività invernali come l’alpinismo, lo sci di fondo o le escursioni nei monti, nonché la possibilità di usufruire degli impianti olimpionici per gli sport invernali ospitati nelle XVII Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994.

La storia nel Parco dei Troll

La valle di Gudbrandsdal conserva gli antichi tumuli sepolcrali delle popolazioni che abitavano in passato questi luoghi, consente poi di visitare le grandi fattorie che costeggiano i due lati della valle e le stavkirker, le chiese medievali norvegesi interamente costruite in assi di legno.

A Lillehammer è da non perdere una visita al museo folkloristico con le sue collezioni e i 150 edifici che rappresentano uno dei più interessanti musei all’aria aperta del Nord Europa; mentre il Duomo di Hamar ha integrato le antiche strutture con una sovracostruzione in vetro e acciaio che assicurano la continuità tra passato, presente e futuro.

I Troll norvegesi

Ai visitatori del Parco dei Troll che godendo della magnifica offerta naturale, sportiva e storico-culturale si dimentichino delle leggendarie figure norvegesi è bene ricordare che la pietra sulla quale si potrebbero sedere per trovare riposo potrebbe essere quanto rimane del re dei troll che scoppiò quando sorse il sole.

In queste regioni dell’estremo nord, lambite da tormente di neve e con le coste erose da intemperie lunghe millenni ci sono foreste oscure al centro di cui si aprono laghi illuminati dalla luna, dove prima degli uomini abitavano varie creature che si nascondevano nel folto dei boschi e alle pendici dei monti.

Gli uomini del Nord che per primi si accorsero della loro presenza attribuirono a queste creature poteri soprannaturali e li chiamarono con il nome di Troll.

I Troll rifuggivano la luce del giorno e uscivano solo dopo il tramonto per rientrare nei loro nascondigli ai primi bagliori dell’alba poiché la luce del sole era in grado di trasformarli in pietra e persino di ridurli in mille pezzi.

I Troll si narra che abbiano lunghi nasi ricurvi e solo quattro dita nelle grandi mani e nei grossi piedi, alcuni sono giganteschi, altri invece piccini, ma proprio tutti hanno una lunga coda dal folto pelo.

La maggior parte dei Troll ha una lunga vita che dura centinaia di anni e molti hanno il potere di trasformarsi, come le fate delle favole chiamate Hulder che possono assumere le sembianze di bellissime fanciulle o magnifici bianchi destrieri.

Sebbene siano esseri antichi e di indole buona, possono essere molto ingenui e qualche contadino burlone che nel passato si è beffato di loro ha fatto dimenticare a queste creature di ripararsi dai raggi del sole, così, nel Parco dei Troll non sarà difficile vedere singolari formazioni rocciose che hanno in tutto e per tutto l’aspetto di questi strani esseri.

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