Le spezie e le erbe aromatiche sono state utilizzate fin dall’antichità come conservanti, coloranti ed esaltatori di sapidità, ma “studi sia in vitro che in vivo – spiega a MeteoWeb Gemma Fabozzi, biologa nutrizionista responsabile del centro B-Woman di Roma – hanno dimostrato come molte di queste sostanze agiscano anche come antiossidanti, stimolanti digestivi e aiutino a ridurre i grassi nel sangue. Alcune mostrano anche attività antibatteriche, antinfiammatorie, antivirali e antitumorali. Le piante infatti, nel tempo hanno sviluppato molto più dell’uomo vari meccanismi metabolici per la produzione di sostanze strutturalmente e funzionalmente diverse per superare non solo l’attacco da parte di agenti patogeni, ma anche per contrastare eventuali loro resistenze che si potrebbero sviluppare“.
Questi effetti fisiologici benefici possono avere applicazioni preventive in una varietà di patologie, tanto che “le spezie devono essere considerate veri e propri alimenti funzionali – assicura l’esperta – ossia, ingredienti che di là delle loro proprietà nutrizionali di base, hanno la capacità di influire positivamente e modulare uno o più processi metabolici dell’organismo, contribuendo a ridurre il rischio di insorgenza di determinate patologie“.
Prendiamo ad esempio la cannella. “E’ una pianta originaria dello Sri Lanka – ricorda la nutrizionista – e una spezia asiatica tropicale ottenuta dall’interno della corteccia di diversi alberi del genere Cinnamomum. Esistono varie specie di cannella, e si tratta di una importante spezia popolare utilizzate in tutto il mondo, non solo per cucinare, ma anche nella medicina tradizionale e moderna. Questa spezia viene infatti utilizzata per trattare vari disturbi poiché è nota la sua attività antibatterica, antifungina, antiossidante, antidiabetica, antinfiammatoria e antitumorale. È stato dimostrato come gli estratti di cannella, gli oli essenziali ottenuti dalla corteccia, dalla foglia e dalla radice e i loro composti inibiscono la replicazione dei batteri agendo con diversi meccanismi, cioè danneggiando le loro membrane cellulari, alterando il loro profilo lipidico e inibendo la loro produzione di energia, la divisione cellulare e la motilità“.
I tre dei principali componenti della cannella ad attività antimicrobica, spiega Fabozzi, “sono il trans-cinnamaldeide, l’eugenolo e il linalolo, che rappresentano l’82,5% della sua composizione totale. Inoltre, la cinnamaldeide della cannella aiuta a prevenire il rilascio dalle membrane cellulari di un acido grasso infiammatorio chiamato acido arachidonico riducendo la formazione di una molecola infiammatoria chiamata trombossano A2. Tutte attività che conferiscono alla cannella uno spiccato potere anti-infiammatorio“.
Perché mangiare la cannella?
- Perché ci aiuta a migliorare la digestione riducendo la fermentazione intestinale e prevenendo il gonfiore;
- Perché ci aiuta a mantenere stabili i livelli di zuccheri nel sangue grazie alle sue importanti proprietà ipoglicemizzanti;
- Perché ci aiuta a contrastare eventuali infiammazioni nel nostro organismo;
- Perché ci aiuta a contrastare eventuali infezioni microbiche, fungine e batteriche e a prevenire i mali di stagione
Quando e come usare la cannella?
- Come rimedio ipoglicemizzante quando prepariamo dei dolci da forno, creme al cucchiaio oppure quando consumiamo della frutta fresca può essere utilizzata per “limitare i danni” di questi zuccheri. Nel caso di creme, è preferibile preferire i bastoncini di cannella alla polvere perché conservano maggiormente le loro proprietà mentre nel caso della frutta, può essere tagliata a fette e poi spolverata con della polvere di cannella prima di essere consumata;
- Come rimedio antimicrobico quando prepariamo pietanze che, se non consumati nell’immediato, potrebbero sviluppare una carica batterica;
- Come rimedio antimicrobico in caso di influenze nella classica preparazione mela cotta con cannella, scorza di limone e chiodi di garofano (un altro potentissimo presidio antimicrobico) oppure preparando una semplice tisana con acqua calda, o meglio ancora con latte fresco, cannella e scorza di limone.
Tisana alla cannella: una bevanda dagli infiniti effetti benefici
La tisana alla cannella è una bevanda dagli infiniti benefici, ideale da sorseggiare specie durante le fredde serate invernali. Anticoagulante naturale, migliora la circolazione sanguigna, combatte i dolori articolari, rafforza la memoria e la capacità cognitiva, placa gli impulsi legati alla fame nervosa, aumenta il senso di sazietà. Essa, inoltre, riduce il colesterolo cattivo, ha proprietà antibatteriche, antifungine, antisettiche, è indicata contro Escherichia coli e candida, per stimolare il sistema immunitario, contro diabete e iperglicemia. La tisana alla cannella riduce la formazione di gas addominali, facilita la digestione, sgonfia la pancia e, data la sua azione termogenica, aiuta a bruciare più in fretta i grassi, per cui facilita la perdita di peso.
Come prepararla? Occorrono solo una stecca di cannella o un cucchiaino di cannella in polvere e 125 ml d’acqua. In un pentolino, portate ad ebollizione l’acqua, per poi spegnerla, aggiungendo la stecca di cannella o il cucchiaino di cannella in polvere. Lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete la tisana ancora calda, dolcificando con un cucchiaino di miele: un ottimo modo per combattere anche tosse e raffreddore. In alternativa, dolcificate con 1 cucchiaino di stevia, aggiungendo una rondella di arancia o di limone.
Tisana arancia a cannella: proprietà e ricetta per prepararla
Sono infinite le proprietà della tisana arancia e cannella: è digestiva, previene il gonfiore addominale e la stitichezza, contrasta l’invecchiamento precoce, migliora la circolazione sanguigna. Ottimo stimolante cerebrale, potenzia la memoria e stimola la concentrazione, prevenendo l’Alzheimer, è consigliata per combattere la fame nervosa, riducendo la voglia compulsiva di cibo spazzatura. Ma non è tutto: potenzia il sistema immunitario, esercita un’azione espettorante e decongestionante, tanto da essere consigliata contro molti malesseri di stagione quali raffreddore, tosse, mal di gola e naso chiuso.
Come prepararla? E’ sufficiente prelevare con un pelapatate la buccia di un’arancia, tenuta a bagno per 10 minuti nel bicarbonato, prestando attenzione a non prendere la parte bianca, amara. Mettetela in un pentolino d’acqua, col succo di mezza arancia, un pezzetto di cannella e portate ad ebollizione. Lasciate bollire per 3 minuti, togliete dal fuoco e coprite con un piattino per alcuni minuti. Filtratela e servitela ancora calda, dolcificando con un cucchiaino di miele.
Fonti
- Viuda-Martos , Y. Ruiz-Navajas , J. Ferna?ndez-Lo?pez & J. A. Pe?rez-A?lvarez (2010) Spices as Functional Foods, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 51:1, 13-28, DOI: 10.1080/10408390903044271.
- Vasconcelos NG, Croda J, Simionatto S, Antibacterial mechanisms of cinnamon and its constituents: A review, Microbial Pathogenesis (2018), doi: 10.1016/j.micpath.2018.04.036.
- Ranasinghe P, Pigera S, Premakumara GA, Galappaththy P, Constantine GR, Katulanda P. Medicinal properties of ‘true’ cinnamon (Cinnamomum zeylanicum): a systematic review. BMC Complement Altern Med. 2013;13:275. Published 2013 Oct 22. doi:10.1186/1472-6882-13-275.
- Arcari Morini D., D’Eugenio A., Aufiero F. Il potere farmacologico degli alimenti. Ed. Red, Milano 2005
- T. Murray. Il potere curativo dei cibi. Ed. Red, Milano 2003.
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