Come si temeva il miracolo di San Gennaro non c’è stato. Il Santo Patrono di Napoli non ha replicato il prodigio. L’ultima volta era accaduto nel 2016. Il patrono della città partenopea non ha liquefatto il suo sangue custodito nelle ampolle conservate nella Cappella dedicata al santo all’interno del duomo di Napoli. Lì sono state riposte poco fa, in attesa della celebrazione eucaristica di domani.
Niente miracolo per San Gennaro: cosa è accaduto quando il sangue non si è sciolto?
“Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro, siamo uniti nel suo nome. E’ lui che ci aiuta a vivere, a testimoniare la fede, e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa“. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo “uscente” di Napoli e amministratore apostolico in attesa dell’arrivo del nuovo arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, parlando nel Duomo di Napoli ai fedeli in attesa che si ripeta il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Un’attesa finora risultata vana perché non si è ancora ripetuto quello che viene definito “il miracolo laico” perché celebrato nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione, istituzione laica presieduta dal sindaco di Napoli. Nonostante il carattere “laico” della celebrazione, il cardinale Sepe, impegnato nel corso della giornata per la Conferenza episcopale della Campania, ha voluto comunque essere presente nel Duomo per l’ultima celebrazione eucaristica del giorno. “L’importante – ha aggiunto il cardinale – è che noi ci sentiamo veramente uniti, partecipi di questo evento così particolare che è la nostra devozione al nostro Santo protettore. Continuate a pregare insieme, siamo la famiglia di San Gennaro, caratteristica di devozione, e lui benedirà ciascuno di noi e le nostre famiglie“.