Si chiama Claudia Alivernini ed è un’infermiera dello Spallanzani, la prima vaccinata d’Italia contro il virus di SARS-CoV-2. Se per molti è un’eroina, non solo per il suo gesto di sottoporsi al vaccino anti-Covid, ma in generale per il suo lavoro, per altri è un bersaglio da prendere di mira, insultare e minacciare. Sì, proprio così. La situazione ci sta davvero sfuggendo di mano e sembra che da questo 2020 così difficile e duro non tutti abbiano imparato qualcosa. L’infermiera Alivernini è stata costretta a cancellare i suoi profili social a causa degli insulti e delle minacce ricevute nelle ultime ore dopo essersi sottoposta al vaccino. “E ora vediamo quando muori“, questa è una delle frasi shock apparse tra i commenti nei profili social di Claudia. L’infermiera, prevedendo il clamore che ci sarebbe stato dopo la sua vaccinazione, aveva bloccato tutti i profili social alla vigilia del V-day, proprio per tutelare la sua privacy, ma ne sono stati creati di falsi dove i no-vax si sono sfogati in maniera inaccettabile.
Come sta l’infermiera minacciata?
Vaia, direttore sanitario dell’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma ha voluto incontrare l’infermiera Claudia Alivernini dopo le minacce ricevute in questi giorni sui social: “Ho incontrato stamattina Claudia per incoraggiarla dopo le varie fake news ed attacchi. Non ce n’e’ stato bisogno. Claudia sta bene, come tutti gli altri vaccinati, e’ di ottimo umore ed e’ sempre piu’ convinta della sua scelta: atto d’amore per se’, per i suoi cari, per i pazienti, per il Paese“, ha scritto in un post su Facebook.
Chi è Claudia Alivernini?
Claudia è un’infermiera delo Spallanzani. Ha 29 anni ed è laureata in Scienza infermieristiche. Fa parte delle Uscar del Lazio, le unità speciali che si occupano anche delle cure a domicilio e di tutti i fronti sul terreno, dai drive in per i tamponi alle zone rosse. E’ la prima vaccinata in Italia contro il covid.
Le parole di Claudia Alivernini prima del vaccino
“Vaccinarsi è un atto d’amore e di responsabilità nei confronti della collettività. Con orgoglio rappresento tutti gli operatori sanitari che come me sono stati in prima linea durante questa pandemia“, aveva dichiarato alla viglia del vaccino.