Chiunque si rechi in Norvegia non può pensare di aver fatto una visita esaustiva se non ha fatto tappa almeno in una delle stavkirker, le chiese di legno che sono diventate talmente iconiche da aver ispirato anche le architetture del celebratissimo film Disney Frozen-Il regno di ghiaccio.
Prima di veder riscoperto il loro fascino e la valenza simbolicamente rappresentativa di un intero popolo, le stavkirker sono state dimenticate per secoli e solo nel secondo dopoguerra attenzionate dagli intellettuali e dagli studiosi che sono stati in grado di recuperare gli elementi originari nascosti sotto secoli di rimaneggiamenti.
Cosa sono le stavkirker
È plausibile desumere che la tecnica costruttiva e la forma di queste chiese derivino dagli hov, gli antichi templi pagani a navata singola, che avevano piccole dimensioni e una struttura a palizzata, tuttavia, per la realizzazione delle stavkirker i costruttori si avvalsero anche di elementi della tradizione costruttiva navale vichinga.
Trasposte nelle decorazioni delle strutture religiose, infatti, si trovano teste di drago molto simili a quelle delle navi che vengono, in questo caso, poste sui tetti. Ma anche negli stipiti dei portali è possibile riconoscere scene derivanti dalla mitologia norrena che solo più avanti sarebbero state sostituite da motivi figurativi più propriamente cristiani.
La loro edificazione è compresa tra il XII secolo, quando appunto la cristianizzazione della penisola scandinava era ai suoi albori, e il XV secolo quando furono sostituite da costruzioni a tronchi sovrapposti.
L’ampia disponibilità di alberi sul territorio e l’abilità delle maestranze nella lavorazione del legno, in particolare del legno di pino e del legno di olmo, portarono a una particolare tecnica di edificazione che includeva sia l’antica tradizione locale dell’intaglio che l’arte muraria litica comune al resto d’Europa.
Sebbene siano state realizzate in vaste regioni dell’Europa settentrionale nel basso medioevo solo in Norvegia è possibile ammirare le strutture originali, anche se delle circa 2000 costruite nel Paese ora ne sopravvivono integre solamente 28.
Le più belle stavkirker della Norvegia
Fu costruita con pregiato legname a partire dal 1130 d.C. e il metodo tradizionale della catramatura è quello che ancora oggi viene adoperato per la protezione delle superfici lignee.
L’interno della chiesa è ricco di arredi e suppellettili sacre appartenenti ai vari periodi della storia dell’edificio e degne di nota sono le 16 colonne medievali con capitelli cubici finemente intagliati con grifoni, centauri e altri motivi ornamentali.
Oltre allo splendido impianto architettonico anche la maggior parte degli arredi interni si è conservata intatta dai secoli medievali; presso il sito è presente, inoltre, un museo che illustra la storia e le tecniche di costruzione delle stavkirker.
È comunemente datata al XII secolo e a sostegno di questa datazione vi sono alcune iscrizioni in alfabeto runico che segnalano che la chiesta è stata consacrata alla Vergine Maria nel 1242.
Tuttavia, non tutti gli studiosi sono concordi con questa datazione poiché alcune recenti indagini archeologiche hanno fatto emergere del legno più antico che probabilmente è da riferire a un edificio di culto precedente a quello attuale.
Alcune di queste chiese sono aperte solo durante la stagione estiva mentre altre accolgono i visitatori tutto l’anno e il costo del biglietto richiesto ai turisti è destinato a sostenere la fondazione che si occupa del mantenimento e della valorizzazione delle stavkirker di tutta la Norvegia.