“La struttura che ha generato” il violento terremoto di magnitudo 6.4 in Croazia, che ha provocato un morto e raso al suolo la città di Petranja, “e’ indipendente da quelle presenti in Italia, quindi non c’e’ nessuna correlazione. Ma la scossa e’ stata chiaramente avvertita in buona parte della Paese, specie nel Nord Est e sulla costa adriatica”, ha chiarito il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni.
La forte scossa di terremoto e’ stata avvertita persino dentro i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso. Gli operatori si sono accorti distintamente del sisma per la notevole sensibilita’ degli strumenti. Tra questi specialmente il reparto che usa il ‘criostato’, una specie di enorme frigorifero molto sensibile che studia i neutrini nell esperimento ‘Cuore’, che si e’ riscaldato in modo sensibile.
L’assessore alla Protezione civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha confermato che non si registra al momento alcun danno in Veneto. “Abbiamo gia’ dato disponibilita’ di una colonna mobile della Protezione civile regionale se necessario – ha spiegato – siamo in contatto con Borrelli. In Croazia si parla di danni molto rilevanti, non sappiamo ancora se ci sono vittime o feriti ma danni molto rilevanti. Stiamo parlando di una intensita’ simile al terremoto de L’Aquila“. Il sisma si e’ avvertito in tutta la parte orientale del Veneto e sarebbe in partenza dal Veneto una prima colonna mobile dei vigili del fuoco. In Veneto, a quasi due ore dal sisma in Croazia, se ne è verificato un altro nel Veronese, con epicentro a Salizzole.
In Friuli Venezia Giulia, dopo la scossa, non ci sono al momento segnalazioni di particolari problemi per persone o cose. I cittadini sono scesi in strada dopo aver avvertito il prolungato movimento tellurico. La sala operativa della Protezione civile regionale e’ in contatto con tutti i municipi mentre i quattro Comandi provinciali dei Vigili del fuoco sono in allerta. “Ho appena parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire”, ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla centrale operativa di Palmanova (Udine). A seguito della scossa di terremoto delle 12.26 con epicentro Zagabria e avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, il sistema della Protezione civile regionale – segnala una nota dell’amministrazione Fedriga – è in stato di preallerta.
“Al momento – spiega Riccardi – non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione. Abbiamo però attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire”. “Il centralino del Numero unico dell’emergenza – aggiunge il vicegovernatore – ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un’ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione”.
La violenta scossa di terremoto in Croazia, è stata avvertita anche a Napoli e nel Casertano. Il forte sisma, di magnitudo 6.3 verificato alle 12.19, ha provocato l’oscillazione dei lampadari negli appartamenti in diversi quartieri partenopei: da quello collinare fino a Monte di Dio e a ridosso del lungomare. In alcune vetrine di negozi sono caduti degli oggetti e nelle abitazioni ai piani alti l’oscillazione è stata avvertita in maniera più netta.