Terremoto Croazia, oltre 20 repliche dopo il sisma di magnitudo 6.4: “Situazione grave, ampie aree devastate” [FOTO e VIDEO]

Il terremoto di oggi in Croazia: continuano le scosse intorno all'area epicentrale, a Sud di Zagabria
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Vi sono già state oltre 20 repliche, d’intensità minore, dopo il terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito la città di Petrinja alle 12.20, in Croazia. “Dopo il forte terremoto 6.2 si sono registrate numerose scosse, praticamente una dopo l’altra… 20 o più“, ha detto all’agenzia stampa croata Hina il capo dell’agenzia sismologica della Croazia, Ines Ivancic.

Nella scossa di magnitudo 6.4 hanno perso la vita almeno due persone, mentre si continua scavare tra le macerie dei numerosi edifici crollati alla ricerca di dispersi.

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In Croazia, la situazione è ”molto grave, ampie zone devastate”. E’ l’allarme di Caritas che racconta della difficoltà di avere informazioni precise: ”Le informazioni che arrivano dalla Croazia sono ancora frammentarie e confuse, anche perché nella zona sono saltati i collegamenti telefonici ed elettrici. Dalle prime informazioni risultano devastate ampie zone di Petrinje e della vicina città di Sisak, moltissimi danni sono segnalati a Zagabria, non solo nelle case ma anche in molte strutture pubbliche: ospedali, asili, case di riposo, ministeri. Anche vari edifici religiosi risultano gravemente danneggiati, in particolare nell’arcidiocesi di Zagabria e nella diocesi di Sisak”. Caritas parla anche di ”danni materiali anche da altre cittadine croate e perfino da alcuni paesi della vicina Bosnia e Erzegovina. Si contano purtroppo i primi feriti e vittime, anche se una stima a questo riguardo non è al momento possibile. C’è molta preoccupazione per i danni che questo terremoto potrebbe avere avuto sulla popolazione, dal momento che si tratta di una zona densamente popolata (la città di Zagabria e le sue aree periferiche contano 1 milione di abitanti)”.

“La Croazia si trovava già in una problematica situazione a causa della pandemia, che aveva costretto il paese a un lockdown a partire da fine novembre, dal momento che il paese era arrivato a registrare oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti”. Caritas Italiana segue ”con apprensione l’evolversi della situazione ed ha preso contatto con Caritas Croazia. In queste prime ore Caritas Croazia sta cercando di organizzare il primo aiuto insieme alle Caritas diocesane locali – in particolare quelle di Zagabria e di Sisak – ma le condizioni rendono molto difficile il lavoro proprio per la mancanza di elettricità e collegamenti telefonici stabili”. La direttrice della Caritas diocesana di Sisak, Kristina Radic, dice: ‘‘La situazione è grave. Ho fatto un giro di persona per la città di Sisak e la situazione è molto grave”.

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