Trovati in diverse regioni d’Italia casi di positività alla nuova variante inglese di SARS-CoV-2. Gli esperti invitano a non cadere nell’allarmismo, in quanto la variante non sembra essere più mortale o più aggressiva in termini di malattia. Quello che è emerso finora, invece, è che sembra essere più contagiosa. In Italia, sono state riscontrate positività alla nuova variante in Veneto, Campania e Abruzzo.
Sono tre i pazienti individuati in Veneto fino a questo momento, secondo quanto dichiarato da Antonia Ricci, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, illustrando nel punto stampa della Regione i risultati preliminari di studi di sequenziamento sulle varianti del virus. Ricci ha spiegato che lo zooprofilattico ha messo a punto un modello rapido che identifica le mutazioni tipiche della variante inglese, senza rendere necessario il sequenziamento del genoma, che viene fatto successivamente. “Avevamo individuato – ha detto – 5 campioni di pazienti che avevano un collegamento con il Regno Unito, sospetti quindi di essere portatori di questa variante: di questi, 3 sono risultati positivi alla variante, due a Treviso, uno a Vicenza”.
Ma i ricercatori del gruppo di virologia dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie hanno anche scoperto a novembre, fra le 8 varianti del SARS-CoV-2 circolanti in regione, due varianti identificate al momento solo in Veneto. “Secondo i nostri studi preliminari – ha detto Ricci – potrebbero essere varianti caratteristiche del nostro territorio”. Si tratta dell’esito di uno studio svolto dallo Zooprofilattico nel mese di novembre: “In quel mese avevamo individuato 37 virus circolati in Veneto; tra questi 8 varianti del SARS-Cov-2, non ancora la variante inglese, e pero’ due varianti non ancora trovate nel resto d’Italia. Dovremo approfondire meglio queste varianti territoriali”. “La maggior parte di questi virus – ha aggiunto Ricci, riferendosi agli 8 genotipi riscontrati in Veneto – sono presenti sia in ItalIa che in alcuni Paesi europei: sono caratterizzati da una mutazione della proteina Spike che la rende piu’ diffusiva e piu’ contagiosa“. La variante inglese nei campioni di tre pazienti residenti in Veneto e’ stata trovata invece successivamente, alla vigilia di Natale, ha confermato la scienziata.
Dal Regno Unito a Napoli, 6 positivi alla variante inglese
Da domenica 20, infatti, tutti i passeggeri provenienti dal Regno Unito, sono stati sottoposti a tampone nasofaringeo molecolare e i positivi sono stati prontamente individuati e monitorati. Immediatamente, e’ stato effettuato il sequenziamento per accertare se il ceppo appartenesse alla variante inglese.
Identificata variante inglese in un paziente di Chieti
La variante inglese è stata identificata anche in un paziente di Chieti. Nel corso delle attività di diagnosi e caratterizzazione genomica dei ceppi SARS-CoV-2 circolanti nella Regione Abruzzo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha identificato la variante del virus in un paziente della provincia di Chieti.