Nell’ultimo anno ci hanno fatto compagnia, riempendo le giornate di molti di noi durante il lockdown e le quarantene varie a causa dell’emergenza coronavirus: stiamo parlando dei puzzle. Un hobby ed un passatempo che in tanti hanno tirato fuori nell’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia. Anche in puzzle hanno una giornata tutta loro: si celebra oggi, infatti, la giornata internazionale dei puzzle. Quest’anno, più che mai, bisogna festeggiarla! Come? Iniziando un nuovo puzzle o completando quelli mai terminati.
Storia del puzzle
I puzzle sono stati inventati nel 1760 dal cartografo e incisore di Londra John Spilsbury. Inizialmente erano a tema geografico e venivano realizzati dipingendo il soggetto su delle tavole di legno che poi venivano ritagliate in piccoli pezzi. Col passare del tempo i puzzle si sono evoluti e i soggetti sono cambiati: sono stati introdotti anche episodi storici e della vita quotidiana, come anche animali e immagini di fantasia. Sono cambiati poi anche i materiali: da legni pregiati si è passati a quelli meno pregiati, così da ridurre i costi dei puzzle e aumentarne la distribuzione. Nel 1910 furono introdotti i puzzle interlocking, con i pezzi ad incastro e daglii anni ’50 il legno fu definitivamente sostituito col cartone che consentiva di riproddurre più fedelmente le immagini.
Come celebrare la giornata internazionale dei puzzle
La giornata internazionale dei puzzle va festeggiata, quest’anno più che mai. Come? Regalandosi uno o più puzzle da fare in solitudine o in compagnia (rispettando le norme anti-Covid). Su Amazon ce ne sono per tutte le età, di tantissime fantasie e di diverse dimensioni. Anche in 3D e in legno. E non mancano gli accessori: la colla per fissarli una volta completati e i tappetini.