Da oggi al 2023 ogni 5 nuovi posti di lavoro creati in Italia uno sarà nelle aziende ecosostenibili: in tutto ci sarà bisogno di 481mila nuovi professionisti del verde, oltre il 50% in più di quelli generati dal settore digital. L’occupazione in ambito green coprirà una quota del 18,9% sul totale del fabbisogno generato fino al 2023. Sono dati contenuti nel rapporto GreenItaly 2019, discussi nell’ambito della presentazione del volume “Tutto ruota. Viaggio nel mondo dell’economia circolare“, un’idea di Greenthesis Group, azienda leader nel panorama nazionale ed estero nel settore del trattamento, recupero, smaltimento e valorizzazione, anche energetica, dei rifiuti, oltre che nel settore delle bonifiche ambientali, ed edito da Edizioni Angelo Guerini e Associati, in collaborazione con La Fabbrica S.p.A.
“Credo che il senso di questo libro si possa riassumere in tre parole: Rispetto, Collaborazione e Fiducia”, spiega Simona Grossi, Vicepresidente Esecutivo di Greenthesis S.p.A. “Rispetto per ciò che ci circonda, per le risorse naturali e per il valore degli oggetti che acquistiamo, che devono essere prodotti in ottica di eco-design pensando a tutto il loro ciclo di vita. Collaborazione perché il cambiamento è un impegno collettivo che parte dalla condivisione di conoscenze interdisciplinari e intergenerazionali. Fiducia nel rigore scientifico e nelle competenze di chi opera seriamente nel mondo della gestione integrata dei rifiuti, impegnati in prima linea nell’innovare un settore nevralgico del vivere sociale“.
Gli italiani riciclano il 51% dei rifiuti urbani. In Italia ogni persona produce in media 497 chili di rifiuti urbani all’anno, il 51% dei quali viene sottoposto a riciclaggio e compostaggio. Un dato in linea con quello medio dei 28 paesi dell’Unione Europea, dove nel complesso ogni cittadino produce 482 chili di rifiuti, il 47% dei quali viene riciclato. “Ma siamo chiamati a fare di più: entro il 2025 si dovrà arrivare al riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani. Inoltre il Parlamento europeo ha stabilito che entro il 2035 si potrà smaltire nelle discariche solo il 10% dei rifiuti urbani, contro l’attuale 25%“.