Almeno 43 milioni di ettari di foresta pluviale tropicale sono stati distrutti dal 2004: a lanciare l’allarme è il WWF, in un report che si basa sulle immagini satellitari registrate tra il 2004 e il 2018 in 24 regioni particolarmente a rischio.
“Le foreste vengono spesso distrutte per la produzione di soia per l’alimentazione animale, cacao e carne bovina da importare nell’UE, infatti circa un sesto di tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione europea contribuisce alla deforestazione nei tropici,” si legge nel rapporto.
La distruzione più estesa è avvenuta nella foresta pluviale amazzonica in Brasile, Colombia, Perù, Bolivia, Venezuela e Guyana, dove sono stati rasi al suolo un totale di 18,2 milioni di ettari.
Altre zone deforestate si segnalano in Borneo, Paraguay, Argentina, Madagascar e Sumatra dove peraltro circa la metà delle foreste pluviali in quelle aree era anche gravemente frammentata da strade o terreni coltivabili, rendendole più suscettibili a siccità e incendi.