Un antinfiammatorio naturale da bere: una bevanda antichissima potenzia le difese immunitarie, abbassa il colesterolo e accelera il metabolismo

Accelera il metabolismo e abbassa il colesterolo: alla scoperta di una bevanda che è anche un prezioso antinfiammatorio naturale
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Una bevanda dal colore verde brillante è una preziosa fonte di antiossidanti (che possono aiutare le difese dell’organismo) e contiene catechina, un agente antinfiammatorio naturale.
Per oltre un millennio il Tè Matcha è stato usato dai cinesi taoisti e dai monaci Zen giapponesi per rilassarsi e meditare: stimola la memoria, migliora la concentrazione e previene la degenerazione cellulare e l’invecchiamento precoce, esercitando anche un’azione antitumorale grazie alla presenza di catechine, un adiuvante nel trattamento di influenze e infiammazioni.
La bevanda combatte la stanchezza cronica, aiuta il corpo a bruciare i grassi, accelerando il metabolismo, pertanto è consigliata nelle diete dimagranti, è disintossicante e diuretica, fortificante del sistema immunitario e mineralizzante.

Il Tè Matcha, inoltre, contrasta il colesterolo cattivo, esercita un’azione antistress, riduce l’infiammazione delle mucose dell’intestino e dello stomaco, soprattutto di carattere nervoso.

Proprietà nutrizionali e benefici del Tè Matcha

Il tè matcha “è una fonte di antiossidanti che possono aiutare le difese dell’organismo, come l’epigallocatenichina gallato. Sembra che in caso di diabete questi antiossidanti possano aiutare anche a ridurre i livelli di trigliceridi e di colesterolo totale nel sangue e i livelli epatici di glucosio, proteggere i reni e difendere la salute del fegato,” spiegano gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. “Inoltre l’epigallocatechina gallato proteggerebbe anche la salute cardiovascolare proprio mantenendo basso il colesterolo ematico. La teofillina aiuterebbe invece ad aumentare le energie a disposizione, mentre la clorofilla stimolerebbe i meccanismi di depurazione dell’organismo. Infine, il matcha eserciterebbe un effetto calmante, aiuterebbe a combattere le infezioni, sarebbe utile in caso di disturbi gastrointestinali e potrebbe aiutare a ridurre il rischio di cancro“.

Secondo gli esperti Humanitas, 1 g di Tè Matcha apporta 3 calorie, tra cui:

  • 2 Calorie dalle proteine
  • 1 Caloria dai carboidrati

In particolare, 1 g di Tè Matcha contiene:

  • 0,5 g di proteine
  • 50 UI di vitamina A
  • vitamine del gruppo B
  • vitamina C
  • vitamina E
  • vitamina K
  • 0,2 mg di ferro
  • tracce di altri minerali

Il tè matcha è una fonte di polifenoli, di catechine, di clorofilla, di L-teanina e di teofillina.

Il Tè Matcha e lo stress

Secondo uno studio dell’Università di Kumamoto, la polvere che si ottiene macinando finemente le foglie di tè (Camellia sinensis) avrebbe proprietà rilassanti grazie agli effetti sui recettori di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore.
Già in passato altre ricerche avevano indagato sulle proprietà del Matcha per la salute: il consumo della bevanda ha evidenziato un miglioramento dell’attenzione, della memoria e del tempo di reazione, anche in pazienti anziani.
Il Tè Matcha contiene anche teanina, un amminoacido in grado di potenziare l’azione stimolante della caffeina, senza gli effetti collaterali legati al consumo di altri preparati che contengono questa molecola, come nervosismo e insonnia.
Bere regolarmente Tè Matcha potrebbe dunque migliorare l’umore, ridurre l’ansia e avere affetti positivi sulle funzioni cognitive e la salute cerebrale.

Il Tè Matcha tra gli alimenti che accelerano il metabolismo

Il Tè Matcha figura anche nella lista di 5 alimenti comuni che possono diventare alleati nella battaglia contro i grassi e contro il metabolismo lento.
L’elenco è stato elaborato da Humanitas Salute, che ha consultato la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini.

  • Tè verde: tra le bevande da prendere in considerazione in chiave anti grassi il tè verde rappresenta un’ottima scelta, a patto ovviamente di non aggiungere lo zucchero alla bevanda. Non solo è, in sé, privo di calorie, ma può anche aiutare a “bruciare” calorie extra grazie al suo potere stimolante sul metabolismo. Il tè verde contiene, infatti, un antiossidante chiamato EGCG, (epigallocatechina gallato) che è noto per stimolare il metabolismo. C’è un aspetto da considerare: con il tè verde tradizionale bisognerebbe bere circa cinque tazze, che non sono poche, perché l’EGCG influisca sul metabolismo. Per avere lo stesso apporto di antiossidante si può però ricorrere a una qualità, il matcha, una forma finemente macinata di tè verde giapponese con una concentrazione di EGCG almeno tre volte superiore.
  • Cibi piccanti: mangiare piccante può rappresentare un grande aiuto per l’organismo. La ricerca ha dimostrato che assumere cibi piccanti aumenta la frequenza cardiaca, il che, a sua volta, accelera il metabolismo. Si aggiunga il fatto che la capsaicina, il composto chimico che conferisce ai peperoncini la loro caratteristica piccantezza, è conosciuta come soppressore dell’appetito. Uno studio ha inoltre scoperto che la capsaicina potrebbe aiutare a convertire le cellule adipose bianche (immagazzinano i grassi) in cellule adipose brune (bruciano i grassi).
  • Pesce: se è risaputo che il pesce è un ottimo alimento per capelli, pelle e unghie, il fatto che contenga omega 3 (acidi grassi polinsaturi essenziali per il metabolismo) lo rende ancora più prezioso perché questi possono aiutare a regolare l’appetito e a stimolare il metabolismo. Gli omega 3 concorrono, inoltre, a stimolare la produzione di leptina, un ormone proteico che contribuisce a regolare il senso di sazietà. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 500 mg di omega 3 alla settimana, quantitativo che può essere raggiunto mangiando pesce due volte alla settimana: sardine, tonno, aringhe e salmone sono pesci ricchi di omega 3.
  • Latticini: i prodotti lattiero-caseari sono noti come stimolatori del metabolismo, soprattutto perché contengono sia proteine che calcio e questa combinazione aiuta a mantiene intatta la massa muscolare ma , nel contempo, anche a fare sciogliere i grassi. Alcuni studi hanno evidenziato che tra le persone che seguono diete ipocaloriche, chi ha consumato latticini ha perso più peso rispetto a chi non aveva inserito latticini nella dieta. Da non dimenticare che in questa famiglia di alimenti il formaggio e il latte possono avere un alto contenuto di grassi e calorie, il che annulla i benefici per il metabolismo. La raccomandazione è quindi di leggere attentamente le etichette e di scegliere i prodotti giusti con il consiglio di un esperto dell’alimentazione.
  • Pompelmo: contiene la naringina, un flavanone responsabile del caratteristico sapore amarognolo, e la naringenina che è un precursore della naringina. Vari studi, sia in vitro che su modello animale, hanno evidenziato come queste due sostanze siano in grado di favorire la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi e hanno anche effetto ipoglicemizzante. Il pompelmo è ipocalorico e può essere utilizzato come spuntino per resistere alla tentazione di cibi più calorici. Bisogna però fare attenzione ed evitare il consumo di pompelmo se si stanno assumendo farmaci perché la naringina può interagire con alcuni principi attivi. E’ sempre meglio consultare il proprio medico prima di mangiare un pompelmo se si sta seguendo una terapia farmacologica.

Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.

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