Lo stress in gravidanza aumenta il rischio di malattie nei bambini

Una futura mamma stressata in gravidanza rischia di compromettere la salute del suo bambini: lo studio che lo conferma
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Lo stress in gravidanza può causare un aumento del rischio che il bambino sviluppi delle malattie. A giungere a questa conclusione è stato uno studio, pubblicato sulla rivista Biological Psychiatry, condotto dagli esperti dell’Universita’ di Cincinnati, che hanno analizzato i fattori psicosociali che possono indurre stress e affaticamento nelle future madri in relazione all’insorgenza di patologie nei figli. “Fattori come mancanza di relazioni sociali, solitudine, difficolta’ coniugali, perdita di persone care o simili – spiega Kelly Brunst del College of Medicine presso l’Universita’ di Cincinnati – possono alterare il DNA mitocondriale del bambino e potrebbero portare a una serie di condizioni di salute che si sviluppano nell’infanzia, come asma, obesita’, disturbo da deficit di attenzione, iperattivita’ o autismo”.

L’equipe di studiosi ha sequenziato il genoma mitocondriale e identificato mutazioni in 365 campioni di placenta di donne in gravidanza, raccogliendo i campioni dal 2013 al 2018 a Boston e New York City. “Il periodo fetale e’ estremamente vulnerabile all’esposizione ambientale – continua l’esperta – che puo’ influenzare l’insorgenza di condizioni patologiche particolari. Asma, disturbo da deficit di attenzione e iperattivita’ o autismo sembrano iniziare durante la gestazione a livello molecolare e cellulare”. Secondo gli autori, i cambiamenti indotti dall’ambiente alterano gli stati fisiologici che potrebbero giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di condizioni di salute particolari.

I ricercatori hanno utilizzato un modello di regressione multivariabile per esaminare lo stress della vita materna in relazione al numero di mutazioni geniche nel genoma mitocondriale della placenta. “Le donne in cui abbiamo osservato un aumento dello stress psicosociale – commenta Brunst – mostravano un numero piu’ elevato di mutazioni mitocondriali placentari. Nelle future mamme di colore sono state notate le associazioni piu’ forti”. Il gruppo di ricerca spera di comprendere il modo in cui l’ambiente possa influenzare la funzione mitocondriale. “Speriamo di capire perche’ alcuni bambini sono vulnerabili allo sviluppo di una serie di condizioni complesse precedentemente associate a esposizioni ambientali come lo stress cronico o l’inquinamento atmosferico – afferma la ricercatrice – e il nostro lavoro suggerisce che lo stress sperimentato durante la gravidanza o addirittura in precedenza potrebbe avere un impatto sul genoma mitocondriale fetale“.

L’esperta aggiunge che dall’analisi emerge che le donne di colore sono piu’ a rischio per alcune malattie, come obesita’, diabete e alcuni tipi di cancro, mentre le donne di etnia ispanica sembravano meno suscettibili alle mutazioni placentari del DNA mitocondriale. “Questo potrebbe dipendere da quello che chiamiamo il ‘paradosso ispanico’ – spiega la scienziata – il fenomeno epidemiologico che documenta una salute migliore e una mortalita’ inferiore rispetto ai bianchi non ispanici, nonostante il rischio maggiore e lo stato socioeconomico inferiore associato a queste etnie”. “Saranno necessari ulteriori approfondimenti – conclude Brunst – questa e’ solo una possibile spiegazione, ma dovremo continuare a indagare per saperne di piu'”.

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