La ferita del terremoto che dopo 3 anni è ancora viva, poi la pandemia e adesso anche la neve. Nelle casette dei terremotati a Norcia la situazione non è facile in questo 2021 iniziato con un inverno a pieno regime. C’è tanta neve sulle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) create dopo il terribile terremoto di quasi 3 anni fa.
Nel centro storico della citta’ e in piazza San Benedetto la neve e’ stata spostata ai lati delle strade cosi’ da renderle facilmente agibili anche dai pedoni. Neve che e’ presente anche sui resti della Basilica che attende l’avvio della sua ricostruzione. Ricostruzione che invece prosegue in diverse abitazioni private, nonostante il termometro non superi gli zero gradi.
“Fortunatamente non si sta male, tenendo i riscaldamenti accesi giorno e notte” le casette “restano calde“, racconta chi ci vive da quasi tre anni. “La ricostruzione pesante post sisma ancora non e’ entrata nel vivo, la pandemia che non ci abbandona e adesso anche questa nevicata. Per fortuna che siamo abituati alle difficolta’, altrimenti sarebbe stata ancora piu’ dura”, racconta all’ANSA Claudio, dal giardinetto della sua Sae. “Sono stati anni molto difficili – aggiunge -, quello che mi spaventa e’ il futuro per i miei figli e per tutti i giovani di questo territorio”.
“Nonostante la neve e il ghiaccio – dice invece Antonio – nelle casette tutto sommato non si sta freddi, il problema e’ lo spazio, noi siamo in due e in 40 metri quadrati dopo qualche anno e’ dura viverci. Speriamo che adesso la ricostruzione si velocizzi, ma restano sempre troppi problemi burocratici“.