Jack London era rimasto così affascinato dalla natura selvaggia dell’Alaska da lasciarsi ispirare più di un romanzo tanto che ancora oggi viene definito lo scrittore americano del Grande Nord.
Quello nei Parchi Nazionali dell’Alaska è un viaggio spettacolare dove la fauna e l’incantevole cornice paesaggistica fanno dello Stato USA con il suo ambiente naturale inviolato e indomabile, la meta di un’esplorazione unica ed irripetibile.
L’Alaska terra di cercatori d’oro e natura incontaminata
Le opinioni furono presto ribaltate quando nel 1896 proprio in Alaska venne scoperto l’oro e iniziarono a confluire sul territorio i cercatori che avrebbero dipinto una pagina intensa di storia ma anche di letteratura, grazie alle pagine di autori come Jack London che in romanzi come “I cercatori d’oro del Grande Nord” o “Zanna Bianca” raccontava la vita dei primi minatori che arrivarono in Alaska con queste parole: “Nella loro incessante ricerca del tesoro giallo attraversarono la Terra in tutte le sue direzioni ed esplorarono innumerevoli fiumi sconosciuti in canoa. Con racchette da neve e cani aprirono la strada attraverso migliaia di miglia di silenzio bianco, dove prima nessun uomo aveva camminato, avanzando difficilmente sotto il sole di mezzanotte”.
L’Alaska è lo stato più esteso degli USA, ma anche quello meno popolato con appena 700.000 abitanti, la metà dei quali vive nell’area metropolitana della città di Anchorage.
Si tratta dell’unico stato americano continentale separato dagli altri 48 da circa 800 chilometri di territorio canadese ed è lo Stato più estremo del continente americano con un clima fortemente ostile e immense distese di natura selvaggia.
Lo Yukon all’interno dello Stato è uno dei numerosi fiumi ramificati che si sviluppano nella tundra artica nella quale sorgono villaggi indigeni e piccolissime cittadine.
Sono questi i luoghi, della natura selvaggia dell’Alaska, perfetti per un viaggio avventuroso per gli amanti della natura che possono scegliere tra ghiacciai e foreste, tra fiumi e monti, in cui osservare animali in libertà e scenari maestosi unici al mondo.
Fauna e natura selvaggia nei Parchi Nazionali dell’Alaska
Nel Kenai Fjords National Park si possono osservare, le aquile reali, i girifalchi e le aquile testa di mare, i rapaci esclusivi degli USA di cui sono il simbolo nazionale.
I grizzly hanno trovato il proprio habitat ideale proprio nei parchi dell’Alaska.
Questi giganti sono una sottospecie nordamericana dell’orso bruno, da cui si distinguono anche per la tipica gobba, essi prendono il nome dalla pelliccia brizzolata, in inglese appunto grizzled.
Nonostante le imponenti dimensioni sono inaspettatamente agili e possono raggiungere una velocità di 48 chilometri orari.
Il Parco di Denali è dominato dal Monte McKinley, fu chiamato così nel 1896 in supporto all’allora candidato alla presidenza statunitense, e con i suoi 6.194 metri è la vetta più elevata del Nord America.
Solo nel 1961 una spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin riuscì a conquistare per la prima volta la parete sud del Monte McKinley che rimane un luogo misterioso tutt’oggi con la sua punta della montagna sempre coperta da nubi per uno strano fenomeno atmosferico.
Sembra, infatti, che solo a meno del dieci per cento dei visitatori sia concesso di vedere la montagna giganteggiare in tutta la sua interezza.
Dalle acque immobili del Wander Lake è possibile vedere specchiata tutta la catena del Denali, ma è concesso di ammirare i monti anche a bordo del treno panoramico Alaska Railroad che costeggia il fiume Susitna frequentato da alci, orsi, bighorn bianchi e caribù.
Uno spettacolo che mostra come la natura selvaggia dell’Alaska dovesse apparire nella notte dei tempi.
I ghiacci dell’Alaska
Già un secolo prima, questo territorio estremo era stato visitato da John Muir che voleva trovare conferme in Alaska sulla sua teoria dell’origine glaciale della Yosemite Valley. Ma lo studioso fu solo il primo di una schiera di naturalisti e scienziati che visitarono il parco per svolgere le loro ricerche, ottenendo tra gli altri il risultato di portare all’attenzione del mondo questa straordinaria area.
Qui, nel Glacier Bay National Park, infatti è possibile osservare il fenomeno del “calving” che vede i blocchi di ghiaccio staccarsi dal ghiacciaio per terminare il loro percorso tuffandosi nel mare.
Ma L’Alaska è anche un paradiso per i cacciatori delle “luci del Nord” che possono osservare l’Aurora Boreale illuminare il cielo tutto l’anno, tuttavia, per vivere lo spettacolo più intensamente possibile il periodo migliore è quello che va dalla fine di agosto agli inizi di aprile.