L’Orologio dell’Apocalisse rivela quanto manca alla “fine del mondo”: gli scienziati sposteranno ancora le lancette del “Doomsday Clock”?

Quanto manca alla fine del mondo? Lo sveleranno gli scienziati del "Bulletin of the Atomic Scientists", che "spostano" le lancette dell'Orologio dell'Apocalisse
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Quanto manca alla “fine del mondo“? A questa domanda risponderanno, il 27 gennaio, gli scienziati del “Bulletin of the Atomic Scientists” che ogni anno rivelano quanti minuti (metaforici) mancano alla mezzanotte, cioè, appunto, alla fine del mondo: gli esperti, tra cui figurano 15 premi Nobel, spostano ogni anno le lancette del “Doomsday Clock“, l’orologio simbolico ideato all’Università di Chicago nel 1947 dai fisici del Progetto Manhattan, coloro che realizzarono la prima atomica. L’orologio vuole simboleggiare e ricordare come politica, conflitti e tensioni mondiali potrebbero accelerare il processo verso la distruzione del pianeta.

In generale, lo scopo principale del Bulletin è informare il pubblico sui dibattiti delle politiche nucleari, sostenendo contemporaneamente il controllo internazionale dell’energia nucleare.

Gli speaker per l’annuncio del 27 gennaio 2021 saranno:

  • Governor Jerry Brown, executive chair, Bulletin of the Atomic Scientists; former Governor, State of California
  • Dr. Gro Harlem Brundtland, member, The Elders; former Prime Minister, Norway; former Director-General, World Health Organization
  • Governor Hidehiko Yuzaki, Governor, Hiroshima Prefecture
  • Dr. Rachel Bronson, president and CEO, Bulletin of the Atomic Scientists
  • Dr. Steve Fetter, Science and Security Board member, Bulletin of the Atomic Scientists; associate provost, dean of the graduate school, and professor of public policy, University of Maryland
  • Dr. Asha George, Science and Security Board member, Bulletin of the Atomic Scientists; executive director, Bipartisan Commission on Biodefense
  • Dr. Susan Solomon, Science and Security Board member, Bulletin of the Atomic Scientists; Lee and Geraldine Martin Professor of Environmental Studies, Massachusetts Institute of Technology

L’Orologio si è avvicinato di 30 secondi alla mezzanotte nel 2017 e nel 2018, arrivando a due minuti dalla mezzanotte; nel 2019 le lancette sono rimaste ferme, mentre nel 2020 segnava 100 secondi alla mezzanotte.
Nel 1991 il momento in cui l’apocalisse è stata più lontana: 17 minuti.

Cos’è l’Orologio dell’Apocalisse e cosa indica

L”Orologio dell’Apocalisse” (Doomsday clock) è un orologio simbolico creato dagli scienziati dell’Università di Chicago nel 1947 nel quale la mezzanotte significa la fine del mondo.

Il pericolo viene quantificato tramite la metafora di un orologio simbolico la cui mezzanotte rappresenta la fine del mondo ed i minuti precedenti simboleggiano “quanto manca” a tale evento. In origine la mezzanotte rappresentava la guerra atomica, mentre dal 2007 indica qualsiasi evento che possa provocare danni irrimediabili all’umanità (ad esempio i cambiamenti climatici).

Quando venne creato, nel 1947, dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, l’orologio fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte: ad accelerare verso la fine, oltre agli armamenti nucleari, nel 2015 c’erano anche i cambiamenti climatici.

Dalla sua creazione, nel 1947, l’orologio è stato regolato numerose volte, passando dai 2 minuti a mezzanotte del 1953 (dopo i test di armi termonucleari da parte di USA e URSS) ai 17 minuti a mezzanotte nel 1991, quando finì la guerra fredda e Russia e Stati Uniti cominciarono a ridurre gli arsenali nucleari.

Nel 2017 Trump ha fatto spostare le lancette

Nel 2017 le lancette si sono spostate a due minuti e mezzo dalla mezzanotte: Donald Trump ha fatto spostare le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse avanti di 30 secondi rispetto all’anno precedente e ciò a causa dei rapporti stretti con Mosca e delle passate e recenti dichiarazioni “negazioniste” in tema di ambiente e riscaldamento globale, che preoccupano non poco la comunità scientifica che ha visto rinnegare, pressoché quotidianamente e dall’uomo più potente del mondo, anni di studi e dati scientificamente provati sui danni dell’inquinamento e sulle sue devastanti conseguenze.

La decisione di far avanzare la lancetta dei minuti nel 2017 era stata spinta dall’accresciuta inquietudine circa le sorti del Pianeta a causa “del forte aumento del nazionalismo nel mondo, delle dichiarazioni del presidente Donald Trump sulle armi nucleari, del riscaldamento climatico, del deterioramento della sicurezza mondiale in un contesto di tecnologie sempre più sofisticate così come di una crescente ignoranza delle competenze scientifiche“.

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