La Panamericana: il leggendario road-trip più lungo del mondo

Dall'Alaska alla Terra del Fuoco, con i suoi 28.000 chilometri la Panamericana è il percorso su strada più lungo del mondo e offre la possibilità di ripercorrere le orme dei grandi scrittori di viaggi
MeteoWeb

Bruce Chatwin, Ernesto Che Guevara, Christopher McCandless, sono solo alcuni dei nomi che hanno solcato la Panamericana: il più lungo road-trip del mondo.
Si tratta di una delle strade più iconiche in assoluto, in grado di esercitare intatto il suo fascino, a quasi un secolo dalla sua realizzazione, su tutti i viaggiatori che accettano la sfida di percorrerla per intero in tutti i suoi 28.000 chilometri.

Cos’è la Panamericana

PanamericanaLa Panamericana è una strada leggendaria che percorre una rete di tratti stradali che collegano la punta più a nord dell’Alaska con il capo estremo della Patagonia, estendendosi per 28.000 chilometri, attraversando 20 Stati differenti e almeno 10 ecosistemi diversi.
Tuttavia, grazie ad alcune deviazioni che in Sudamerica collegano le capitali sull’Oceano Pacifico con quelle dell’Oceano Atlantico, la sua lunghezza totale può arrivare a 45.000 chilometri.

La prima idea era quella di una rete ferroviaria che potesse percorrere tutto il continente, immaginata alla fine dell’Ottocento.
La Panamericana come strada vede le sue radici storiche nella quinta conferenza Internazionale degli Stati Americani del 1923 e la sua nascita concretizzarsi in seguito alla “Convention on the Pan-American Highway” del 1937, firmata da Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragu, Panama, Perù, Canada e USA.

PanamericanaLa Panamericana fu realizzata a tratti nel corso della prima metà del secolo scorso e intorno agli anni ’50 il suo percorso principale era già completamente delineato.
Sfida da allora tutti i viaggiatori su strada del mondo che raccolgono l’invito a percorrerla per intero, decidendo di affrontarla in gruppo ma anche in solitaria.

Come affrontare la Panamericana

Pan-American HighwayÈ un viaggio che si può compiere in automobile, camper, van, ma anche in moto, tuttavia, è consigliato avere una buona preparazione fisica prima di mettersi su strada ed entrare in contatto con tutte le amministrazioni turistiche locali per viaggiare in sicurezza.

Si tratta di una vera e propria impresa per cui ci si deve attrezzare psicologicamente, ad esempio, ad affrontare climi radicalmente differenti tra di loro: dagli artici agli equatoriali. Ma impone anche di entrare in contatto con culture diametralmente opposte tra di loro che non sempre possono essere affrontate in modo standardizzato.

I tempi di percorrenza e le condizioni delle strade, poi, possono comportare ritardi e imprevisti di tipo tecnico-logistico, quindi il consiglio migliore è di non rimanere rigidamente legati a una scaletta di viaggio, ma di seguire l’onda ed essere prontamente in grado di riorganizzare i propri piani.

Pan-American HighwayLa Panamericana può essere affrontata in entrambi i sensi partendo dall’Alaska fino alla Patagonia e viceversa. Il tour in Nord America di solito è da iniziare preferibilmente in primavera/estate, per partire dal Sud America, invece, è preferibile scegliere i mesi che vanno da settembre a dicembre, così da usufruire della primavera australe.

L’itinerario Statunitense della Panamericana

welcome alaskaL’itinerario ufficiale della Panamericana parte dall’Alaska da Prudhoe Bay, uno dei luoghi più settentrionali del mondo, e luogo di inizio della Pan-American Highway che attraversa tutta l’Alaska sino a giungere al confine con il Canada.

Poco sopra Edmonton è il punto di accesso al Canada, qui il percorso presenta un bivio: si può decidere di attraversare la zona dei Grandi Laghi e proseguire lungo gli Stati centrali degli USA, oppure si può scegliere di dirigersi verso Calgary e affrontare la discesa attraverso i canyon del Colorado e i deserti dell’Arizona.

Le due strade si ricongiungono poi in Texas, dove, da San Antonio, si varca il confine con il Messico e si inizia il percorso originale della Panamericana da Nuova Laredo.

La Panamericana del Centroamerica

Dal Messico rimanendo nell’entroterra si passa per Monterrey e Città del Messico, poi si fa tappa dapprima in Guatemala e poi in El Salvador, qui per la prima volta si incontra l’Oceano Pacifico e si prosegue verso il confine con l’Honduras ad Amatillo.Prima di entrare in Costa Rica attraverso Peñas Blancas, si passa dal Nicaragua e infine, si entra a Panama attraverso il Paso Canoas.

A Panama si percorre il celebra Canale di Panama che immette in Sud America, ma sempre a Panama la strada si interrompe per la sua unica volta nei pressi del confine con la Colombia a causa delle condizioni naturali del luogo che non hanno consentito la costruzione di una strada asfaltata a causa dei corsi fluviali e delle paludi.

Tuttavia, chi ha un mezzo che può avventurarsi sulle strade sterrate può scegliere di proseguire in tale direzione, per tutti gli altri il consiglio è di raggiungere, sempre in Colombia, Medellìn e arrivare via autostrada prima a Bogotà e poi a Murillo.

Il percorso della Panamericana in Sud America

La tappa successiva è l’Ecuador che si attraversa nella sua interezza sulla Equador Highway 35. Il Paese successivo è il Perù, dove la Panamericana segue il tracciato della Perù Highway 1 attraversando da nord a sud l’intero Paese.

Qui si possono visitare i piccoli villaggi di pescatori che, costante e rassicurante presenza, si trovano per tutta la lunghezza della strada.
Da non mancare, ovviamente, una visita a Machu Picchu e alle Linee di Nazca, i disegni tracciati sull’arido suolo del deserto più di mille anni fa dalla cultura Nazca e che formano enormi disegni raffiguranti elementi naturali e divini visibili da altitudine elevatissime.

In Cile, si attraversa il deserto di Atacama, dove si possono visitare i misteriosi petroglifi realizzati da una civiltà precedente persino agli Inca; mentre la Chile Route 60 porta alla spettacolare Laguna del Inca, un lago di origine glaciale a poca distanza dalla famosa località sciistica di Portillo.

La Panamericana conduce poi a Santiago del Cile dove si biforca e consente di decidere se continuare dritti verso sud fino a Quellon, oppure seguire il percorso originale proseguendo per un entusiasmante coast-to-coast in Sud America.

Dalla Cilena Valparaiso, città portuale che si affaccia sul Pacifico, si può raggiungere Buenos Aires sulla costa atlantica.
D’obbligo fermarsi qualche giorno nella capitale dell’Argentina, per passare qualche giorno a esplorare le sue mille sfaccettature, assaporare la sua calda accoglienza e gustare le empanadas bevendo il mate, la leggendaria bevanda energetica argentina, bevuta nella celebre zucca rotonda. Consigliabile è anche visitare gli importanti musei del centro e passare una serata ad ammirare i ballerini di tango che si esibiscono nei popolari locali del quartiere La Boca.

Costeggiando l’Oceano Atlantico si percorre, infine, tutta l’Argentina.
La tappa finale del percorso nord-sud della Panamericana è Ushuaia, la Terra del Fuoco, punta estrema dell’Argentina stretta tra l’Oceano e la gelida pampa dell’entroterra.
È questa la città più meridionale del mondo dove si può ammirare la foresta subpolare Magellanica e le colonie di pinguini che popolano le spiagge appena fuori dal centro urbano.

Anche il Museo della fine del Mondo, dedicato alla storia e all’ambiente della Terra del Fuoco, ribadisce nella sua denominazione come qui finisca la terra e la vita umana.
È anche la fine del viaggio sulla Panamericana, ma assicurano coloro che l’hanno esplorata, solo l’inizio di un viaggio interiore da ripercorre con i ricordi per tutto il resto della propria vita.

Condividi