Bruce Chatwin, Ernesto Che Guevara, Christopher McCandless, sono solo alcuni dei nomi che hanno solcato la Panamericana: il più lungo road-trip del mondo.
Si tratta di una delle strade più iconiche in assoluto, in grado di esercitare intatto il suo fascino, a quasi un secolo dalla sua realizzazione, su tutti i viaggiatori che accettano la sfida di percorrerla per intero in tutti i suoi 28.000 chilometri.
Cos’è la Panamericana
Tuttavia, grazie ad alcune deviazioni che in Sudamerica collegano le capitali sull’Oceano Pacifico con quelle dell’Oceano Atlantico, la sua lunghezza totale può arrivare a 45.000 chilometri.
La prima idea era quella di una rete ferroviaria che potesse percorrere tutto il continente, immaginata alla fine dell’Ottocento.
La Panamericana come strada vede le sue radici storiche nella quinta conferenza Internazionale degli Stati Americani del 1923 e la sua nascita concretizzarsi in seguito alla “Convention on the Pan-American Highway” del 1937, firmata da Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragu, Panama, Perù, Canada e USA.
Sfida da allora tutti i viaggiatori su strada del mondo che raccolgono l’invito a percorrerla per intero, decidendo di affrontarla in gruppo ma anche in solitaria.
Come affrontare la Panamericana
Si tratta di una vera e propria impresa per cui ci si deve attrezzare psicologicamente, ad esempio, ad affrontare climi radicalmente differenti tra di loro: dagli artici agli equatoriali. Ma impone anche di entrare in contatto con culture diametralmente opposte tra di loro che non sempre possono essere affrontate in modo standardizzato.
I tempi di percorrenza e le condizioni delle strade, poi, possono comportare ritardi e imprevisti di tipo tecnico-logistico, quindi il consiglio migliore è di non rimanere rigidamente legati a una scaletta di viaggio, ma di seguire l’onda ed essere prontamente in grado di riorganizzare i propri piani.
L’itinerario Statunitense della Panamericana
Poco sopra Edmonton è il punto di accesso al Canada, qui il percorso presenta un bivio: si può decidere di attraversare la zona dei Grandi Laghi e proseguire lungo gli Stati centrali degli USA, oppure si può scegliere di dirigersi verso Calgary e affrontare la discesa attraverso i canyon del Colorado e i deserti dell’Arizona.
Le due strade si ricongiungono poi in Texas, dove, da San Antonio, si varca il confine con il Messico e si inizia il percorso originale della Panamericana da Nuova Laredo.
La Panamericana del Centroamerica
A Panama si percorre il celebra Canale di Panama che immette in Sud America, ma sempre a Panama la strada si interrompe per la sua unica volta nei pressi del confine con la Colombia a causa delle condizioni naturali del luogo che non hanno consentito la costruzione di una strada asfaltata a causa dei corsi fluviali e delle paludi.
Tuttavia, chi ha un mezzo che può avventurarsi sulle strade sterrate può scegliere di proseguire in tale direzione, per tutti gli altri il consiglio è di raggiungere, sempre in Colombia, Medellìn e arrivare via autostrada prima a Bogotà e poi a Murillo.
Il percorso della Panamericana in Sud America
Qui si possono visitare i piccoli villaggi di pescatori che, costante e rassicurante presenza, si trovano per tutta la lunghezza della strada.
Da non mancare, ovviamente, una visita a Machu Picchu e alle Linee di Nazca, i disegni tracciati sull’arido suolo del deserto più di mille anni fa dalla cultura Nazca e che formano enormi disegni raffiguranti elementi naturali e divini visibili da altitudine elevatissime.
La Panamericana conduce poi a Santiago del Cile dove si biforca e consente di decidere se continuare dritti verso sud fino a Quellon, oppure seguire il percorso originale proseguendo per un entusiasmante coast-to-coast in Sud America.
D’obbligo fermarsi qualche giorno nella capitale dell’Argentina, per passare qualche giorno a esplorare le sue mille sfaccettature, assaporare la sua calda accoglienza e gustare le empanadas bevendo il mate, la leggendaria bevanda energetica argentina, bevuta nella celebre zucca rotonda. Consigliabile è anche visitare gli importanti musei del centro e passare una serata ad ammirare i ballerini di tango che si esibiscono nei popolari locali del quartiere La Boca.
La tappa finale del percorso nord-sud della Panamericana è Ushuaia, la Terra del Fuoco, punta estrema dell’Argentina stretta tra l’Oceano e la gelida pampa dell’entroterra.
È questa la città più meridionale del mondo dove si può ammirare la foresta subpolare Magellanica e le colonie di pinguini che popolano le spiagge appena fuori dal centro urbano.
Anche il Museo della fine del Mondo, dedicato alla storia e all’ambiente della Terra del Fuoco, ribadisce nella sua denominazione come qui finisca la terra e la vita umana.
È anche la fine del viaggio sulla Panamericana, ma assicurano coloro che l’hanno esplorata, solo l’inizio di un viaggio interiore da ripercorre con i ricordi per tutto il resto della propria vita.