Il 6 gennaio, scadono le misure restrittive contenute nel Decreto Natale per fronteggiare l’emergenza SARS-CoV-2 in Italia. Il Governo ha iniziato oggi le riunioni per giungere alle nuove misure e l’idea che emerge dall’incontro tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capidelegazione dei partiti di maggioranza, alla presenza del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e dei componenti del Cts, è quella di un’ordinanza ponte, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, valida dal 7 al 15 gennaio, giorno della scadenza del Dpcm attualmente in vigore.
Tecnici e scienziati manifestano al Governo la necessità di mantenere una stretta anche oltre le feste. Dal 7 gennaio (ad esclusione del weekend 9-10 gennaio) tornerà la divisione dell’Italia per fasce di colori: il Paese dovrebbe tornare a essere giallo, fatta eccezione per il Veneto. Per il weekend del 9-10 gennaio, invece, si starebbe pensando di rendere tutta Italia zona arancione, con bar e ristoranti chiusi e operativi solo per l’asporto. Tra le altre ipotesi, quella di prorogare lo stop agli spostamenti tra le Regioni fino a metà mese, così come il divieto di ospitare all’interno delle abitazioni più di due parenti o amici, con l’esclusione dei minori di 14 anni.
Sul fronte scuola, Conte insiste sulla necessità che la didattica in presenza al 50% riparta dal 7 gennaio, nonostante le perplessità di amministratori locali, presidi e sindacati. In serata è prevista una riunione tra Governo e Regioni.