Scuole chiuse venerdi’ 8 e sabato 9 gennaio a Catania e Palermo per via dell’emergenza coronavirus.
Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, con una ordinanza che ha stabilito la chiusura temporanea degli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio comunale “per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19“. Il provvedimento e’ stato predisposto “in attesa che vengano emanati gli atti con le decisioni del governo nazionale e regionale che diano indirizzi univoci per l’intera Isola”.
“In questa condizione di perdurante incertezza – ha spiegato Pogliese – e’ doveroso per quelle che sono le nostre competenze intervenire con misure di prevenzione che siano tempestive e idonee a contrastare il propagarsi anche potenziale del virus. Per questo chiudiamo le scuole di ogni ordine e grado domani e sabato. Auspico ancora una volta – ha continuato il sindaco di Catania – che entro lunedi’ venga fatta chiarezza e si provveda a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado almeno per tutto il mese di gennaio, in modo che si possa tornare in aula in presenza con maggiore serenita’ con dati migliori di quella attuali relativi alla diffusione del contagio in Sicilia e in Italia. Dobbiamo a tutti i costi evitare una nuova ondata e per questo sollecito gli organi preposti a intervenire con la necessaria risolutezza”.
Stessa decisione sulla chiusura presa anche dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che “al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” ha stabilito, con propria ordinanza, la chiusura temporanea dei plessi scolastici di ogni ordine e grado, “da intendersi incluse le scuole dell’infanzia e gli asili nido, per i giorni 8 e 9 gennaio, nelle more che vengano emanati i provvedimenti del Governo nazionale e di quello regionale”. Il provvedimento potra’ essere prorogato. “E’ necessario – dice Orlando – adottare ogni utile provvedimento che serva a limitare le esigenze di spostamento e il rischio di assembramenti e in qualita’ di sindaco ho appena firmato quello che mi e’, allo stato, possibile adottare.Restiamo in attesa che dai governi nazionale e regionale arrivino indicazioni chiare e univoche su come affrontare questa nuova ondata. Una nuova ondata che e’ la conseguenza di comportamenti purtroppo spesso superficiali delle scorse settimane; comportamenti che e’ necessario evitare e, ove possibile, prevenire e contrastare perche’ al piu’ presto possa finire questo incubo che ha provocato troppi lutti, troppe sofferenze”.