“Ai tanti (troppi) miei connazionali che, a tutti i livelli (dall’opinione pubblica ai nostri parlamentari) continuano, purtroppo, a sottovalutare l’urgenza di attivare corrette politiche di prevenzione dai rischi naturali, devo ricordare che anche il 9 gennaio sarà l’anniversario dell’ennesimo violento terremoto italiano, anche se di tanti anni fa“: con queste parole, l‘ing. Alessandro Martelli, luminare di fama internazionale ed esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA, instancabile e autorevole sostenitore dell’importanza della prevenzione, ricorda “il primo dei terremoti che devastarono la Val di Noto (in Sicilia) in gennaio 1693“.
Dato che il giorno dopo, il sabato, era passato senza forti scosse, la gente si illuse che tutto fosse finito“.
Invece, la mattina della domenica, 11 gennaio, prosegue l’esperto, “il terremoto iniziò a colpire nuovamente con violenza: circa alle 9:00, si verificò una seconda forte scossa, seguita da una terza, circa un’ora dopo. Però, l’evento principale (dell’XI grado MCS), fu la tremenda e distruttiva scossa di magnitudo stimata 7.7 (magnitudo momento stimata MW = 7.3-7,4), che si verificò alle 13:30, provocando immani distruzioni e pure l’innesco di un maremoto“.
https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali/u/28299141.
Infatti, quanto più elevato sarà il numero dei firmatari, tanto maggiore sarà la probabilità che i destinatari della petizione vi prestino attenzione, quando sarò finalmente riuscito a farla giungere in Parlamento,” ha concluso l’ing. Martelli.