Bradisismo ai Campi Flegrei, Bianco (INGV): “Terremoti in aumento dal 2018 ma energia bassa, crisi diversa da quella degli anni 80″

"La micro sismicità è concentrata nelle aree Pozzuoli-Solfatara, Pisciarelli, Agnano. Persiste l'incremento della frequenza degli accadimenti con eventi prevalentemente di bassissima energia", afferma Francesca Bianco
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Dal 2005 si sono verificati oltre 5mila eventi sismici, 19 di magnitudo superiore a 2 e due sopra il tre. La magnitudo massima e’ stata di 3.3, registrata il 26 aprile 2020″. Lo ha affermato Francesca Bianco, direttrice Osservatorio vesuviano – INGV, nel corso di un incontro interistituzionale a Pozzuoli (Napoli) sul fenomeno del bradisismo nell’area flegrea a cui partecipa anche il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Bianco ha parlato di una “crisi bradismisca” ma diversa da quella degli anni ‘80, soprattutto perche’ gli eventi sono a bassa energia.

Dal 2018, prima lievemente ma poi in modo piu’ forte, e’ aumentato il numero di terremoti anno per anno, seppure con una magnitudo inferiore a 1. La micro sismicita’ – ha detto Bianco – e’ concentrata nelle aree Pozzuoli-Solfatara, Pisciarelli, Agnano. Persiste l’incremento della frequenza degli accadimenti con eventi prevalentemente di bassissima energia”. La direttrice ha inoltre escluso una correlazione tra l’incremento della sismicita’ e le trivellazioni avvenute prevalentemente nell’area di Agnano. La causa di questo incremento sarebbe invece legata al sollevamento di suolo “che e’ di 75 centimetri dal 2006 nella zona di massimo sollevamento, il centro costiero di Pozzuoli. Da settembre 2020 – ha aggiunto – la velocita’ stimata di sollevamento si attesta a 13 centimetri al mese”.

Borrelli: “Monitorare l’area flegrea, tra le più pericolose d’Italia”

C’è in atto un fenomeno di bradisismo dal 2012 attentamente monitorato dalla comunità scientifica. La caldera è attentamente monitorata e quindi siamo qui proprio per fare la sintesi delle attività tecnico scientifiche, che sono in corso e anche per pianificare qualche cosa di importante in autunno, magari a livello esercitativo“. Lo afferma il capo del dipartimento di Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, oggi a Pozzuoli per fare il punto sullo stato del vulcano Campi Flegrei.

I Campi Flegrei si sollevano 12 millimetri al mese – ribadisce Borrelli -, noi stiamo lavorando per far sì che il monitoraggio faccia il suo corso e che le azioni di protezione civile possano essere realizzate correttamente e in modo adeguato. La situazione è una situazione di attenzione, non ci sono ragioni per cambiare lo scenario. Il territorio è quello che è, l’ho detto anche altre volte. Siamo su una caldera e, quindi, viviamo quelle che sono le condizioni di un’area con un vulcano che è sotto i piedi, anche densamente popolata. Questa è una delle caratteristiche che fanno sì che l’area flegrea insieme a quella vesuviana sia una delle aree più pericolose del nostro Paese. Per questo dobbiamo attenzionarla e monitorarla, per far sì di evacuare la popolazione in caso di esigenza e necessità che speriamo mai non si debba verificare”.

Possibile esercitazione in autunno, ma non anticipo nulla, si tratta di fare una pianificazione con il sindaco di Pozzuoli, che già me l’ha chiesto quando ci siamo visti qualche tempo fa a Roma. Quando due anni fa abbiamo fatto l’esercitazione annunciammo che l’avremmo rifatta con l’uso delle nuove tecnologie – incalza Borrelli -. Oggi abbiamo degli strumenti avanzati, abbiamo una direttiva dei piani di Protezione civile che prevede l’omogeneizzazione e l’informatizzazione dei piani e l’interazione con la tecnologia di allerta nazionale della popolazione, piattaforma IT alert che dal 31 marzo dovrebbe essere operativa. Voglio effettuare una esercitazione di Protezione civile testando queste nuove tecnologie e arrivando direttamente al cittadino”. “Stamattina – prosegue il capo della Protezione civile Borrelli – sono stato alla fumarola Pisciarelli, la vicinanza alle case è uno dei temi che saranno affrontati con la comunità tecnico scientifica. Fin quando ci si potrà stare ci si starà nei pressi e poi si vedranno le decisioni da prendere. Ma al momento non ci sono motivi di particolare preoccupazione”.

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