Immaginate un campanile romanico immerso in un lago su cui si riflettono le montagne alpine e il cielo azzurro, il tutto immerso nei suoni di una natura incontaminata e lussureggiante.
Sembra di trovarsi nell’ambientazione di una storia antica piena di incanti e misteri, invece, è un luogo reale: il Lago di Resia.
Il lago di Resia e la sua storia
Si tratta di un luogo ricco di mistero che attrae e affascina migliaia di visitatori in ogni stagione dell’anno, un maggior numero di curiosi sono stati attratti dall’aura leggendaria impressa anche dalla serie tv targata Netflix che ha visto Curon e il Lago di Resia come protagonisti assoluti.
Il simbolo indiscusso del lago è una torre di un campanile che sembra spuntare dal nulla poco lontana dalle rive rendendolo inconfondibile. Alle sponde del lago, lungo ben 6,6 km e largo 1 km, si trovano i comuni di Resia e Curon Venosta come anche i borghi Casone e Spin.
La Vallelunga che incornicia le acque è una delle valli più selvagge e incontaminate dell’arco alpino e tutto sembra suggerire un’atmosfera e un passato fiabesco, tuttavia, la realtà appare infinitamente più triste e dolorosa.
Fino al 1950 si trovavano tre laghi naturali presso il Passo di Resia: il Lago di Resia, il Lago di Curon ed il Lago di San Valentino alla Muta, quest’ultimo l’unico ad essere rimasto nel suo stato originario.
Nell’estate del 1950, dunque, tutto era ormai pronto. Le chiuse furono serrate e l’acqua si alzò inghiottendo 677 ettari di terreno e sommergendo le abitazioni e gli averi di quasi 150 famiglie.
La metà di questi nuclei familiari è stata costretta all’emigrazione poiché i risarcimenti erano insufficienti a garantire loro una nuova vita.
Gli abitanti di Curon, infatti, furono inizialmente sistemati in delle baracche di fortuna costruite in gran fretta all’inizio di Vallelunga e più tardi edificarono la nuova Curon Venosta tendando di ricostruire le basi della propria esistenza distrutte dal progetto di una diga nato al tempo del fascismo.
Dalle spoglie del paese nacque al tempo stesso una leggenda: pare, infatti, che quando il lago si ghiaccia nelle notti d’inverno, si possa raggiungere il campanile a piedi e si possano sentir suonare le campane, sebbene siano state rimosse prima della creazione del bacino artificiale.
Come visitare e cosa vedere al Lago di Resia
Una delle stagioni più belle in cui vedere il Lago di Resia è certamente l’inverno. Durante la stagione fredda, infatti, il lago diviene completamente ghiacciato e offre allo spettatore una visione talmente suggestiva da avere difficilmente pari.
Nel corso della stagione invernale si pratica sul lago lo snowkite e il pattinaggio di velocità sul ghiaccio in questo scenario magico, ma anche la slitta a vela sulle acque ghiacciate.
Curon nuova si è poi negli anni trasformata in un centro per il turismo invernale, grazie anche al comprensorio sciistico di Belpiano e Malga S. Valentino.
Nella zona del Passo Resia si possono trovare circa 60 chilometri di sentieri liberi e battuti anche in inverno e il paesaggio innevato scaldato dal tiepido sole invernale invita a lunghe passeggiate in mezzo a campi, prati e boschi fino alle malghe dove si possono assaporare prelibatezze culinarie della regione poiché le malghe rimangono aperte anche in inverno.
In estate, questi luoghi che sono tra i più belli delle Alpi Orientali offrono l’opportunità di praticare diversi sport outdoor.
Uno degli eventi sportivi più popolari di Curon Venosta è il Giro del Lago di Resia, una corsa di 15,3 chilometri intorno allo specchio d’acqua, sia su strade asfaltate che su strade sterrate che richiama ogni anno atleti sia dilettanti che professionisti.
Infine, chi volesse ammirare le stesse può inerpicarsi salendo in quota, tra le vette, a 2.265 metri, per guardare le stelle all’osservatorio astronomico presso il rifugio Maseben.
In sella alla propria bici si può percorrere la Ciclabile dell’Adige, nata sull’antica via Claudia Augusta, che dal Lago di Resia arriva a Merano, passando per l’Abbazia benedettina di Monte Maria, la più alta d’Europa, e i borghi di Malles e Glorenza, con il castello medievale.
Tra le attività più praticate vi sono anche le gite in canoa e kayak; per tutti coloro che vogliono vedere l’altipiano dei laghi Passo Resia anche dalla prospettiva dell’acqua è, infine, possibile approfittare di un giro in nave sul Lago di Resia.