Tragedia nel nord dell’India: il crollo di un ghiacciaio himalayano, il Nanda Devi, ha causato l’improvvisa esondazione del fiume Alaknanda, facendo temere numerose vittime nel distretto di Chamoli, nello Stato di Uttarakhand. Sono state recuperate le prime 9 vittime, ma i dispersi sono almeno 150, e si teme che il bilancio possa essere molto più grave.
I video diffusi sui social mostrano l’onda di piena provocata dall’impatto del ghiaccio franato, mentre si abbatte sulle sponde del fiume Alaknanda, l’arrivo improvviso di un’ondata di fango e acqua, che colpisce con forza le pendici della valle e distrugge la diga in costruzione sul fiume Rishiganga, devastando tutto ciò che ha trovato sul suo percorso, come accaduto in Vajont.
Diversi villaggi sono stati evacuati, due centrali elettriche in costruzione sono state danneggiate.
Il premier indiano, Narendra Modi, ha parlato di “disastro“, confermando di essere in stretto contatto col governatore di Uttarakandh, Trivendra Rawat, con il ministro dell’Interno e i responsabili della Protezione civile.
La polizia indo-tibetana e altre unità hanno inviato soccorsi, mentre l’aviazione nazionale è in allerta ed è stata chiesta l’evacuazione dei villaggi che sorgono lungo il fiume.
“Si teme siano morte 100-150 persone“, ha dichiarato a Reuters Om Prakash, a capo dello Stato indiano. Le vittime sarebbero operai di una centrale elettrica a Tonovan, che potrebbero essere stati trascinati via dall’acqua. Inoltre, almeno 50 persone che lavorano alla diga, nota come Progetto idroelettrico Rishiganga, potrebbero avere perso la vita, ha affermato il capo della polizia di Uttarakhand, Ashok Kumar.
La polizia regionale ha chiesto ai residenti delle zone colpite di spostarsi in luoghi sicuri. Massima allerta anche in alcune aree del vicino stato dell’Uttar Pradesh.
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India: in Uttarakhand decenni di disastri
Nello Stato indiano di Uttarakhand negli ultimi 30 anni si sono registrati altri disastri naturali, come riporta il Times of India.
Nel 1991, un terremoto di magnitudo 6.8 ha provocato 768 morti e distrutto migliaia di case.
Nel 1998, una valanga ha travolto il piccolo villaggio di Malpa, nel distretto di Pithoragarh, uccidendo 255 persone.
Nel 1999, un sisma magnitudo 68 nel distretto di Chamoli – lo stesso colpito dalle esondazioni di oggi – ha ucciso oltre 100 persone.
Nel 2013, frane e crolli di edifici, dopo un imprevisto anticipo di un mese delle piogge monsoniche e un aumento delle precipitazioni, ha causato 7.000 tra morti e dispersi.