Diabete, perché i lupini abbassano la glicemia alta: alla scoperta di un alimento antidiabetico naturale ottimo per dimagrire

Alla scoperta di un antidiabetico naturale che abbassa la glicemia alta: tutte le proprietà benefiche dei lupini, ottimi anche per dimagrire
MeteoWeb

Ricchi di preziose proteine, nutrienti, energetici, promuovono l’abbassamento del colesterolo cattivo nel sangue e tengono sotto controllo la pressione alta, sono considerati un alimento antidiabetico naturale, e, inoltre, donando senso di sazietà, aiutano a dimagrire, nel quadro di un dieta complessivamente bilanciata.
Non mancano di certo i motivi per mangiare lupini: ottimo snack spezza fame, sono in grado di stimolare la secrezione di insulina consentendo il controllo dei picchi di zucchero nel sangue. Queste ultime proprietà sono state dimostrate da una ricerca della Curtin University di Perth, coordinata da Philip Newsholme: si è osservato che i semi di lupini in polvere sono utili per stimolare la secrezione di insulina nelle cellule, e che l’estratto di lupini, assunto prima dei  pasti è utile per ridurre i picchi di glucosio nel sangue che si hanno successivamente, grazie alla gamma-conglutina.

Cosa sono i Lupini

lupiniI lupini sono i semi del Lupinus albus, appartenenti alla famiglia delle Leguminose.
Vantano origini antichissime tanto che gli archeologici li hanno ritrovati all’interno delle piramidi egizie e nelle tombe Maya. Sappiamo anche che erano ben noti e conosciuti da Greci e Romani, tanto da essere menzionati nelle opere di Ippocrate e nelle epistole di Orazio. Nutrienti, energetici, accelerano il transito intestinale, prevenendo la stitichezza, favoriscono la proliferazione della microflora intestinale probiotica, promuovono l’abbassamento del colesterolo cattivo nel sangue, preservano il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, tengono sotto controllo la pressione alta.
Combattono diabete e insulino-resistenza, donando un rapido senso di sazietà, aiutando a dimagrire nel quadro di un dieta complessivamente bilanciata.
I lupini, ricchissimi di proteine, possono essere paragonati a carne e uova. Non mancano i benefici cosmetici in quanto essi donano elasticità ai tessuti cutanei, prevenendo l’invecchiamento e la formazione di rughe. A causa del loro forte sapore amaro, non possono essere cucinati tradizionalmente ma necessitano di essere bolliti e poi tenuti in acqua e sale per almeno tre ore prima di essere mangiati.

La farina di lupini, molto utilizzata dagli intolleranti al glutine, viene impiegata per la preparazione di pane, pasta, biscotti, polpette, frittate, cracker.

Benefici e controindicazioni dei lupini

Secondo gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario,

“grazie all’elevato contenuto proteico e all’assenza di glutine, i lupini sono indicati per l’alimentazione di vegetariani e celiaci. Potrebbero anche fare bene a chi soffre di diabete, perché sono caratterizzati da un basso indice glicemico. Per di più, alcune ricerche hanno dimostrato che i lupini sono in grado di contrastare l’accumulo di glucosio nel sangue. Grazie alla presenza di steroli vegetali, questi legumi possono ridurre anche i livelli di colesterolo “cattivo” (Ldl). Inoltre, possono essere impiegati all’interno di un regime alimentare diretto a perdere peso: aiutano, infatti, a controllare il senso di fame e l’introito di cibo. Infine, aiutano a combattere la stitichezza, accelerando il transito intestinale del cibo.
Un consumo eccessivo di lupini può avere un effetto lassativo. Inoltre, questi alimenti non dovrebbero essere consumati da chi soffre di allergia ad arachidi, lenticchie e fagioli. Infine, se i lupini dovessero avere un sapore molto amaro, non bisogna mangiarli: gli alcaloidi che vi sono presenti potrebbero non essere stati rimossi. L’ingestione potrebbe, quindi, causare una sorta di avvelenamento caratterizzato da febbre, stati confusionali, vertigini e aumento della pressione sanguigna”.

Sull’argomento è intervenuta anche la dottoressa Sara Testa, dietologa dell’Unità di Chirurgia bariatrica dell’Ospedale Humanitas:

“Fagioli e legumi come ceci, fave, lupini e lenticchie sono particolarmente indicati in chi soffre di diabete perché non venendo assorbiti immediatamente dall’intestino, riducono l’assorbimento dello zucchero e quindi evitano che la glicemia si alzi troppo. Mangiare fagioli e legumi quindi evita la glicemia alta ovvero l’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue, come accade quando si mangiano alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati. Fagioli e legumi sono alimenti che dovrebbero essere consumati regolarmente da chi soffre di diabete, sia per il controllo della glicemia sia per la ridotta quantità di calorie. Infatti, 100g di fagioli o ceci cotti contengono circa 100 calorie, un po’ meno lenticchie e fave, e andrebbero mangiati almeno tre volte alla settimana anche sotto forma di prodotti come la pasta realizzata con farine di fagioli e legumi che quindi rientra tra i prodotti proteici. Attenzione però, perché fagioli e legumi non vanno considerati come contorno ma come piatto principale, esattamente come se si trattasse di un piatto di carne o pesce. Chi lo tollera, potrebbe anche mangiare fagioli e legumi tutti i giorni nella quantità di 250g di legumi freschi e non secchi che corrispondono a circa 150g di carne e 200g di pesce,”

ha spiegato l’esperta a Humanitas Salute.

Le proprietà dei lupini, lo studio italiano

Qualche tempo fa è stato condotto uno studio in Italia sull’alimento, sotto la guida dei gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, coordinati dal professor Marcello Duranti.

Sono le proteine del lupino a possedere le caratteristiche più importanti: una di queste, infatti, la gamma-conglutina, riduce lo zucchero nel sangue se assunta anche in dosi di pochi grammi al giorno,” ha spiegato Duranti: ciò rende il legume un componente ottimo nella dieta di persone diabetiche. “La ricerca è stata condotta su ratti resi iperglicemici, nutriti per tre settimane con alimenti derivati dal lupino. Il risultato è stato molto soddisfacente: gli effetti concreti di un’alimentazione a base di lupino sono la riduzione dell’incremento del peso corporeo, l’assorbimento del cibo e una riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue“.

Un altro aspetto interessante è dato dal fatto che la farina che si ricava dal lupino è totalmente priva di glutine, perciò non irrita l’intestino ed è ideale per chi soffre di celiachia. Questa farina, inoltre, ha “eccellenti proprietà nutrizionali, perché contiene un alto quantitativo di proteine, paragonabile a quello di carne e uova“.

Il lupino ha una lunga storia, “dalla dieta dei soldati romani – hanno spiegato gli esperti – che affrontavano lunghi viaggi portando grandi scorte di lupino per ricavare una pasta da assumere come componente proteica assieme a pane e vino, alle moderne tecniche agricole e produttive, che consentono di non assumere più i semi di lupino trattati e conservati per mezzo di concentrazioni di sale, che aumentano il rischio di pressione alta. Si può invece produrre pane, pasta, ma anche altri prodotti con quantità crescenti di proteine di lupino, come i gelati o addirittura delle bistecche ‘milanesi’ dal gusto eccellente“.

Tante le varietà di lupino esistenti, come “l’albus (il classico lupino bianco giallognolo dell’area mediterranea), l’angustifolius (che cresce prevalentemente in Australia) e il luteus (che cresce a diverse latitudini)”. Tra queste varietà, ci sono differenze interessanti: “Alcune sono più ipocolesterolemiche, altre più antidiabetiche, altre possono esercitare effetti diversi, per esempio sulla pressione o anche sull’aumento di peso. Le proteine del lupino possono agire sul sistema del ‘freno ileale’, un meccanismo intestinale di risposta a diverse componenti dietetiche che porta a ridotta contrazione gastrica, ridotto appetito e perdita di peso“.

I lupini in cucina

I lupini possono essere utilizzati come base di ingredienti per molte ricette (primi, dolci e secondi piatti). Utilizzando la farina di lupini beneficeremo non solo delle sue elevate proprietà nutrizionali ma otterremo dei piatti originali e molto gustosi.

Le frittata con farina di lupini è un secondo sfizioso da gustare, può essere apprezzato anche dalle persone che soffrono di celiachia, essendo priva di glutine. La farina di lupino è ricca di proteine, può essere miscelata nei prodotti da forno e nel pane nella misura dal 10 al 30%. Il suo sapore ricorda la nocciola e il suo colore giallo donerà un bell’aspetto alla vostra frittata. La cottura può avvenire al forno o in padella; per ottenere questa deliziosa frittata occorrono:

Ingredienti

  • 1 tazza di farina di lupini
  • 200 gr. di latte vegetale
  • 1 pomodoro
  • mezza cipolla
  • origano
  • olio e sale q.b.

Preparazione

Tagliate il pomodoro a tocchetti, e tritate la cipolla. A parte unite il latte e la farina di lupini, mescolando bene con una frusta per evitare la formazione di grumi. Aggiungete la cipolla, il pomodoro e l’origano, mescolando il tutto. Ungete una padella, meglio se antiaderente, scaldatela e versateci il composto. Cuocete a fuoco lento per 30-40 minuti, con il coperchio. A metà cottura girate la frittata in modo che si cuocia uniformemente.

Per approfondire:


Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.

Condividi