Il virus Ebola torna a fare paura nella Repubblica democratica del Congo.
La precedente epidemia era stata dichiarata conclusa solo 8 mesi fa, e ieri il Ministero della Salute del Paese africano ha annunciato un nuovo caso rilevato a Butembo, nella provincia del Nord Kivu, uno degli epicentri.
La sede locale dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica ha confermato la presenza del virus nei campioni prelevati da una paziente che aveva mostrato sintomi compatibili con la malattia: la donna, deceduta, era la moglie di un sopravvissuto a Ebola. Sono già stati individuati più di 70 contatti ed è in corso anche la disinfezione dei siti visitati dalla paziente.
La notizia del nuovo caso è stata diffusa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: l’OMS ha precisato però che “non è insolito che si verifichino casi sporadici a seguito di un’epidemia grave“.
Le autorità sanitarie provinciali stanno guidando la risposta alla situazione in collegamento con il Ministero della Salute e con il supporto dell’OMS che ha fornito formazione a tecnici di laboratorio, rilevatori di contatti, team di vaccinazione locali, e ha contattato i gruppi della comunità per aumentare la consapevolezza sul virus e mettere in campo un programma per i sopravvissuti. L’agenzia ONU per la salute “sta fornendo supporto alle autorità sanitarie locali e nazionali per rintracciare, identificare e trattare rapidamente i contatti per ridurre l’ulteriore diffusione del virus“.
E’ inoltre in corso il sequenziamento del genoma per identificare il ceppo di Ebola e determinare il suo eventuale legame con l’epidemia precedente.
La decima epidemia di Ebola nella Repubblica democratica del Congo è durata quasi 2 anni ed è stata la 2ª più grande al mondo: quando si è conclusa l’emergenza erano stati conteggiati 3.481 casi, 2.299 decessi e 1.162 sopravvissuti.