In riferimento alla “notizia” del magma “primitivo” che l’Etna sta producendo in questi giorni, è intervenuto il vulcanologo INGV Boris Behncke, che, in un post su Facebook, ha fatto chiarezza sul fenomeno: “E’ vero: sta arrivando, già da dicembre, un magma più “fresco” (cioè più nuovo), un magma che ha passato meno tempo nel sistema di alimentazione, alterandosi perdendo gas e temperatura. Questo qui è caldo e ricco in gas, una cosa che si manifesta negli episodi parossistici esplosivi di questi giorni,” ha precisato l’esperto, sottolineando però che “tutto ciò non è mica una novità per l’Etna, questi arrivi di magma nuovo ci sono ogni qualche anno. Se ricordo bene, ne abbiamo avuto nel 2000 (e poi anche nelle eruzioni di fianco del 2001 e 2002-2003), di nuovo nel 2007-2008 (un volume di magma “primitivo” è arrivato circa un mese dopo l’inizio dell’eruzione di fianco del 2008-2009), nel 2013 e nel 2015“.
Quindi, conclude l’esperto, “niente su cui fare speculazioni e sensazionalismi, anche in questo caso: l’Etna sta facendo cose NORMALISSIME, cose che abbiamo visto tante volte negli ultimi decenni, anche se ogni volta sembra tutto più grande, più forte, più colorato e più minaccioso, perché la mente umana ha questa abitudine di vedere nell’evento del momento quello più incredibile“.