Si è concluso il terzo parossismo dell’Etna negli ultimi 4 giorni: quello di stamattina, tra le 09:45 e le 11:00, è stato il più intenso della serie.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si è esaurita la fontana di lava, i flussi lavici, che si espandono sulla Valle del Bove, si attestano ad una quota di circa 2.600 metri sul livello del mare, ma non è in lento avanzamento e non è più alimentata. La nube eruttiva prodotta dall’attività esplosiva si è dispersa in direzione est-sud-est causando la ricaduta di cenere e lapilli sugli abitati del versante orientale del vulcano. L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica hanno registrato una diminuzione della loro intensità ed allo stato attuale risultano confrontabili a quelli che hanno preceduto l’attività di fontana di lava. I dati di deformazione indicano un rientro delle variazioni registrate alla rete clinometrica.
Se il vulcano continuerà a rispettare i ritmi degli ultimi 4 giorni, il prossimo parossismo si verificherà nel pomeriggio di domani, Sabato 20 Febbraio, intorno alle ore 16:00 e cioè poco prima del tramonto. Attenzione ai venti al suolo, che domani gireranno un po’ da Sud, seppur deboli: c’è il rischio che portino un’eventuale nube di cenere lavica sullo Stretto di Messina. Ieri mattina la pioggia nera aveva raggiunto il deserto del Sahara, in Cirenaica (Libia) dov’era stata trasportata dai forti venti di maestrale dopo l’eruzione notturna. Stamattina, invece, i venti erano occidentali e più deboli: la nube nera è così sul mar Jonio, e potrebbe arrivare in Grecia nel corso della giornata. Quando le correnti sono però meridionali, come indicano le previsioni meteo per domani, cenere e lapilli vengono trasportati sulla Calabria e, in molti casi, giungono persino in Campania, Basilicata e Puglia.
Ricordiamo che questi parossismi sono molto violenti ma si verificano in area sommitale, e sono quindi innocui per la popolazione etnea. Si tratta di fenomeni molto affascinanti e spettacolari, che si ripeteranno in modo particolarmente frequente nei prossimi giorni e riescono a sfogare l’energia eruttiva del vulcano senza fenomeni più gravi. Vanno quindi considerati in modo positivo.
Ecco, intanto, l’eruzione di stamattina vista dai satelliti meteorologici: