Eruzione Etna, quali sono gli scenari attesi? Secondo gli esperti INGV “non è possibile escludere fenomeni più energetici”

Eruzione Etna: il bollettino settimanale con gli "scenari attesi" dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania
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    Foto Boris Behncke
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Attività vulcanica caratterizzata da degassamento e continua attività esplosiva dai crateri sommitali con eventuale formazione di nubi di cenere ed effusione lavica. Non è possibile escludere un’evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica“: questi gli “scenari attesi” dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania in riferimento all’Etna, contenuti nel bollettino settimanale sull’attività del vulcano. “Eventuali variazioni dei parametri monitorati – spiegano dall’INGV-OE di Catania – possono comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità sopra descritti. Si sottolinea che le intrinseche e peculiari caratteristiche di alcune fenomenologie, proprie di un vulcano in frequente stato di attività e spesso con persistente stato di disequilibrio come l’Etna, possono verificarsi senza preannuncio o evolvere in maniera imprevista e rapida, implicando quindi un livello di pericolosità mai nullo“.
Nella sintesi sullo stato di attività dell’Etna, riportata nel bollettino della settimana che va dal 15 a 21 febbraio ed emesso ieri, gli esperti INGV-OE hanno fatto il punto, evidenziando i seguenti elementi:

  1. OSSERVAZIONI VULCANOLOGICHE: Episodi parossistici al Cratere di Sud-Est, separati da intervalli di relativa calma; attività esplosiva intracraterica e degassamento dagli altri crateri sommitali
  2. SISMOLOGIA: Bassa attività sismica da fratturazione; ampie e repentine variazioni dell’ampiezza del tremore correlate con le fasi di attività vulcanica.
  3. INFRASUONO: elevata attività infrasonica.
  4. DEFORMAZIONI: Le stazioni della rete clinometrica hanno mostrato contenute variazioni (0.1 – 1 microradianti) durante le quattro fasi parossisitiche avvenute in quest’ultima settimana. La rete GPS non ha registrato variazioni significative. Analisi di dettaglio in corso indicano un leggero trend di deflazione dell’area sommitale.
  5. GEOCHIMICA: Il flusso di SO2 si attesta su un livello medio Il flusso di HCl si pone su un livello medio-alto. Il flusso di CO2 dal suolo permane su valori medi di degassamento. La pressione parziale di CO2 disciolta non mostra variazioni significative. Non sono disponibili aggiornamenti per il rapporto C/S. Il rapporto isotopico dell’elio si attesta su valori medio-alti (ultimo aggiornamento del 27/01/2021)
  6. OSSERVAZIONI SATELLITARI: L’attività termica in area sommitale si pone su un livello elevato.

Per approfondire, click qui per il bollettino completo.

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