Eruzione Etna, il vulcano è inquieto: notte di colate laviche e tremore vulcanico [FOTO]

L'Etna resta strettamente monitorato dai tecnici INGV: cessata dell'attività di fontana di lava, rimaste attive le colate laviche nel settore di Sud Ovest e nell'area orientale
  • etna 24 febbraio 2021
    L'Etna da Pedara. Foto Alfio Squadrito
  • etna 24 febbraio 2021
    L'Etna da Pedara. Foto Alfio Squadrito
  • Foto di Salvo Santapaola
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MeteoWeb

Nuova fase parossistica dell’Etna la scorsa notte: è stata la 6ª in 8 giorni, con una fontana di lava alta oltre 500 metri che emergeva dal cratere di Sud-Est con una colonna eruttiva di cenere lavica e lapilli che si espandeva in verticale per diversi km.
Il vulcano resta strettamente monitorato dai tecnici dell’Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: intorno alla mezzanotte gli esperti hanno comunicato la cessazione dell’attività di fontana di lava al CSE, mentre sono rimaste attive le colate laviche nel settore di Sud Ovest e nell’area orientale. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo una fase di incremento fino a valori molto elevati, alle ore 22:20 ha mostrato un repentino decremento raggiungendo il livello medio, dove tuttora permane. La sorgente del tremore è localizzata nell’area del CSE ad una profondità di circa 2900 m sopra il livello del mare. Contestualmente, anche l’attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi, che risultano localizzati al CSE.

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