Resta sotto osservazione l’Etna dopo che ieri, è stata osservata una graduale intensificazione dell’attività esplosiva nel cratere di Sud-Est.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che, dalla serata di ieri, si è osservata “una graduale diminuzione dell’attività esplosiva alle bocche orientali del Cratere di Sud-Est, dove persiste una modesta attività stromboliana. L’attività agli altri crateri sommitali non mostra variazioni significative“.
Dalle ore 21 “l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un chiaro e veloce decremento ed ha raggiunto dopo circa un’ora valori del tutto confrontabili a quelli che hanno preceduto la fase eruttiva descritta nel precedente comunicato di aggiornamento (Aggiornamento n.126). Allo stato attuale, comunque, l’ampiezza rimane confinata nell’intervallo dei valori alti. L’ubicazione della sorgente del tremore non ha mostrato variazioni, rimanendo localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2900m.
L’attività infrasonica continua ad essere molto sostenuta, essendo caratterizzata da un alto tasso di accadimento ed elevata energia dei transienti infrasonici.
I dati di deformazione delle reti GPS e clinometrica non hanno mostrato variazioni significative“.
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Etna osservato speciale: ieri è stata osservata una graduale intensificazione dell'attività esplosiva nel cratere di Sud-Est
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