Eruzione Etna, il vulcanologo Boris Behncke a MeteoWeb: “Parossismo da manuale, innocuo e spettacolare. L’unico problema sarà pulire”

Eruzione Etna, "breve e violento parossismo, nettamente più intenso" rispetto alle scorse settimane: il vulcanologo Boris Behncke ai microfoni di MeteoWeb
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L’improvvisa eruzione dell’Etna nel pomeriggio di oggi ha creato stupore ma anche tanta paura in tutta l’area etnea. Si è trattato di un violentissimo parossismo che ha provocato fontane di lava alte decine di metri e una velocissima colata lavica verso valle. In tutta l’area etnea, è in corso una forte pioggia di cenere e lapilli. Dalla stessa ‘bocca’ del cratere di Sud-Est emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. L’esplosione di oggi pomeriggio è avvenuta molto in alto e non ha interessato case e persone. Secondo una prima ricognizione, ci sarebbero alcune lesioni superficiali alla bocca del cratere che i tecnici stanno cercando di valutare.

Ai microfoni di MeteoWeb, Boris Behncke, vulcanologo dell’INGV-Osservatorio Etneo di Catania, ha confermato che ora le fontane di lava si sono esaurite, dopo poco più di un’ora di attività: “Ormai non sta più avvenendo granché. È stato un parossismo molto classico, con fontane di lava, colonna di cenere, ricaduta di cenere e lapilli verso sud. È stato breve e violento”.

Rispetto agli eventi delle settimane scorse, il parossismo odierno “è stato nettamente più intenso”, spiega Behncke. “È stato un parossismo più simile a quelli che abbiamo avuto negli anni 2011, 2013, 2015”. Cosa possiamo aspettarci per le prossime ore? “Siccome l’attività è in corso già da qualche mese, può essere che poi riprenda in una maniera più modesta però con questi parossismi, può succedere che ne avvengano più di uno. Si tratta di eventi comunque innocui e spettacolari. L’unico problema poi è pulire”, conclude Behncke, riferendosi alla pesante ricaduta di cenere e lapilli che sta interessando l’area etnea.

L’Osservatorio etneo dell’INGV spiega che continua l’emissione lavica lungo la Valle del Bove e la ricaduta di cenere e lapilli anche sull’abitato di Catania. “L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica – spiegano dall’Istituto – dalle 16.50 mostrano un repentino ed evidente decremento, attualmente in atto”.  Nessuna richiesta di soccorso ai vigili del fuoco di Catania, precisano dal Comando provinciale. L’eruzione del vulcano ha provocato una pioggia di cenere e lapilli sui paesi etnei ma i vigili del fuoco spiegano che “al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose“.

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