L’Etna ha dato di nuovo spettacolo nella notte, con il quarto evento parossistico degli ultimi 6 giorni (vedi foto della gallery scorrevole in alto). “L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che fra le ore 01:00 e 01:15, l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est è rapidamente diminuita e cessata completamente intorno alle 01:20. Le colate di lava stanno ancora lentamente avanzando, i fronti della colata più lunga, in Valle del Bove, attestandosi a circa 3.5-4 km di distanza dalla bocca e ad una quota compresa fra 1700 e 1800 m. Il flusso lavico diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche centinaia di metri”, comunica l’INGV-OE-
“Dalle ore 00:50 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico ha subito una repentina e drastica diminuzione dei suoi valori ed ha raggiunto intorno alle 01:30 UTC il livello medio. Attualmente il parametro mostra la tendenza a diminuire ulteriormente. Contestualmente, anche i segnali infrasonici mostrano una netta riduzione dell’attività esplosiva”, conclude il comunicato.
“Stanotte abbiamo assistito a quel che è stato certamente fra i parossismi più intensi e magnifici del Cratere di Sud-Est dell’Etna. Tuttavia: non c’è pericolo in caso di eventi come questo, e grazie al vento molto debole la ricaduta di materiale piroclastico sarà estremamente limitata questa volta. Qualcuno sembra pensare che la colata lavica principale, in Valle del Bove, sia arrivata molto in basso, ma non è così, è arrivata là dove si sono fermate quelle dei parossismi precedenti, lontana dalle zone popolate. Perciò, per favore, non mettete in giro e non condividete messaggio allarmisti, messaggi che parlano di cose spaventose ed eccezionali. L’Etna sta facendo le sue consuete cose, qualche volta un po’ più intensamente, però con questa attività in corso non c’è pericolo”, ha scritto su Facebook il noto vulcanologo Boris Behncke.
L’eruzione della notte
Poco prima della mezzanotte, l’Etna ha prodotto una fontana di lava pulsante e un trabocco lavico dal cratere di Sud-Est. E’ stata una fase in crescita di energia fino al suo completo esaurimento. Circa un’ora dopo l’inizio del nuovo fenomeno sul cratere di Sud-Est, si sono attivate altre bocche, in direzione della “bocca della sella”. Successivamente l’attività si è ulteriormente intensificata, generando getti di lava alti 800-1.000 metri. Poco dopo ha avuto inizio un trabocco lavico dalla “bocca della sella” alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest. Una colonna eruttiva si è alzata verso il cielo per diversi chilometri sopra la cima dell’Etna.