Dopo il parossismo della scorsa notte, l’Etna è entrato in una fase di relativa quiete: nell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo alle 13:07, si comunica che “dopo la fine dell’attività parossistica della notte scorsa, l’attività eruttiva dell’Etna è fortemente diminuita, con isolate esplosioni dal Cratere di Sud-Est e dagli altri crateri sommitali“.
Dalle prime ore di oggi “l’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su valori medi, con una graduale tendenza all’incremento. La localizzazione del tremore vulcanico sta interessando l’area dei crateri sommitali, risentendo delle varie sorgenti che si attivano al di sotto di ogni singolo cratere attivo, nell’intervallo di profondità compreso tra 2800 e 2900m sopra il livello del mare“.
Relativamente all’attività infrasonica, “questa è rimasta su un basso livello fino alle ore 8 UTC circa; successivamente, si registra una leggera ripresa dell’attività esplosiva che, al momento, risulta modesta nel tasso di occorrenza ed energia dei transienti. Gli eventi infrasonici risultano principalmente localizzati in corrispondenza del Cratere di SE“.
Nel periodo tra dopo la conclusione del precedente evento eruttivo e l’attuale aggiornamento, “i dati di deformazione della rete GPS e della rete clinometrica non hanno registrato variazioni significative“.
Etna in eruzione, nuovo aggiornamento INGV: l’attività “fortemente diminuita, isolate esplosioni dal Cratere di Sud-Est”
L'attività eruttiva dell'Etna è fortemente diminuita, con isolate esplosioni dal Cratere di Sud-Est e dagli altri crateri sommitali
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