La violenta eruzione dell’Etna di stamattina sta provocando gravi conseguenze sul territorio etneo per la ricaduta intensa di cenere, lapilli e pietre vulcaniche. Il 7° parossismo del mese di Febbraio è iniziato improvvisamente intorno alle 08:45 ed è durato meno di un’ora, ma è stato molto violento con una nube eruttiva che ha superato i 10 chilometri di altitudine nell’atmosfera. A differenza delle eruzioni dei giorni scorsi, stavolta la nube di cenere è stata trasportata dai venti verso il mar Jonio, in modo più consueto vista la prevalenza delle correnti occidentali nel nostro emisfero. I venti, però, erano molto deboli quindi la nube di cenere è rimasta a lungo stazionaria sull’area vulcanica e ha determinato una fitta pioggia nera in tutto il versante orientale del vulcano. I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea e Santa Venerina, da dove arrivano testimonianze inquietanti e fotografie spaventose.
“In diretta da Zafferana Etnea, siamo diventati neri, ci sta seppellendo… E dovreste sentire il rumore che sta producendo…“, ha scritto Margherita Abbate su facebook pubblicando una foto dell’eruzione.
“Forte ricaduta di lapilli su Santa Venerina centro siamo neri“, ha aggiunto Rosario Tuccio. che ha poi raccolto e pesato la cenere di un metro quadrato misurando 30 chili al metro quadrato nel paese etneo.
Situazione critica in autostrada, sull’A18 Messina-Catania all’altezza di Giarre, dove la cenere è caduta copiosa sulle carreggiate e sta provocando gravi disagi al traffico.