Etna, l’ultimo aggiornamento INGV: “Persiste l’attività esplosiva accompagnata da emissione di cenere”

Alle ore 12:25 l'attività eruttiva al Cratere di Sud-Est dell'Etna "si è conclusa. Le colate di lava non sono più alimentate"
  • etna 24 febbraio 2021
    L'Etna da Pedara. Foto Alfio Squadrito
  • etna 24 febbraio 2021
    L'Etna da Pedara. Foto Alfio Squadrito
  • etna ingv 25 febbraio
    Foto di Piergiorgio Scarlato
  • etna ingv 25 febbraio
    Foto di Piergiorgio Scarlato
  • etna ingv 25 febbraio
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MeteoWeb

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo, ha comunicato che alle ore 12:25 l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est dell’Etnasi è conclusa. Le colate di lava non sono più alimentate, i fronti della colata più lunga, in Valle del Bove, sono in raffreddamento. Il flusso lavico diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche centinaia di metri in sovrapposizione alle precedenti. Persiste l’attività esplosiva nei restanti crateri, dove sporadicamente avvengono fenomeni esplosivi accompagnati da emissione di cenere, che si disperde rapidamente in atmosfera“.
La fase di decremento dell’ampiezza media del tremore “è continuata fino a raggiungere valori medio-bassi nelle prime ore della giornata. Successivamente, è stato osservato un moderato incremento verso valori medi dove tuttora permane“.
La sorgente del tremore è localizzata nell’area dei crateri Bocca Nuova e Voragine ad una profondità di circa 2600 m sopra il livello del mare. Dalle prime ore del mattino anche l’attività infrasonica “ha mostrato un moderato incremento sia nel numero che nell’energia degli eventi, che risultano localizzati al Cratere di NE“.
L’analisi dei dati clinometrici “ha mostrato variazioni a tutte le stazioni in concomitanza all’episodio di fontana di lava di giorno 24 us, con valori massimi (circa 2 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). L’analisi dei segnali clinometrici delle ultime 12 ore non mostra variazioni significative“.
L’analisi dei dati della rete GPS delle ultime 24 ore, ha concluso l’INGV, “mostra delle oscillazioni con ampiezza confrontabile con l’errore, e non si registrano variazioni significative“.

Diverse squadre dell’INGV di Catania, Palermo e Roma, questa mattina erano presenti a Torre del Filosofo per il campionamento e la rilevazione della dispersione dei prodotti emessi durante l’evento parossistico della scorsa notte (foto nella gallery).
Nella stessa mattinata, sono state inoltre effettuate misurazioni per il monitoraggio geochimico.

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