Mentre nella stratosfera l’ozono svolge un ruolo chiave per proteggere la vita sulla superficie terrestre dalle dannose e pericolose radiazioni UV, l’ozono nella troposfera e’ un inquinante, oltre che un importante gas serra. Idealmente, dovrebbe esserci molto ozono nella stratosfera e una piccola quantita’ nella troposfera. Le attivita’ umane, tuttavia, hanno determinato una diminuzione dell’ozono stratosferico nel corso dell’ultimo secolo e un aumento dell’ozono troposferico.
La riduzione delle emissioni, dovuta alle restrizioni per far fronte alla pandemia di COVID-19, potrebbe aver causato riduzioni della fascia di ozono tra 1 e 8 chilometri di altitudine. Lo sostiene uno studio condotto dal servizio meteorologico tedesco Deutscher Wetterdienst, con il contributo del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) dell’Ue.
Richard Engelen, Vicedirettore del CAMS, commenta: “La pandemia di COVID-19 ha portato all’adozione di misure di contenimento in tutto il mondo, che hanno avuto un effetto significativo sulle emissioni. La riduzione dei trasporti via terra e aria ha significato meno consumo di carburante e meno emissioni nell’atmosfera. Cio’ ha causato una minore concentrazione di ossidi di azoto. Basse concentrazioni di ossidi di azoto nella troposfera libera hanno significato una bassa produzione fotochimica, che si e’ tradotta in meno ozono”.