Il mese di gennaio 2021 “è risultato più freddo e più piovoso/nevoso del normale, nonché meno soleggiato” in provincia di Belluno, secondo quanto rileva l’analisi mensile condotta da Arpa Veneto. “In passato, anche in anni recenti, si sono già avuti mesi di gennaio con precipitazioni copiose o con temperature medie piuttosto basse, ma è accaduto poche volte che si sia riscontrata una concomitanza di tali anomalie. In inverno, infatti, le precipitazioni sul versante sud delle Alpi sono al loro minimo annuale e quando, in certe annate, queste sono abbondanti, ciò è dovuto a frequenti ed intensi episodi di flusso perturbato meridionale molto mite, com’è successo durante le stagioni invernali 2008- 2009 e 2013-2014. In queste situazioni le temperature medie mensili o stagionali sono ovviamente superiori alla norma, soprattutto a fondovalle. Nel mese da poco concluso, invece, la regione è stata interessata da quattro episodi di maltempo, con flussi meridionali non particolarmente miti, con masse d’aria fredda che hanno influenzato per diversi giorni e a più riprese l’arco alpino. Per ritrovare mesi di gennaio simili, bisogna risalire alla metà degli anni ’80 (biennio 1985-1986)”, continua l’analisi di Arpa Veneto.
“Le temperature medie mensili sono risultate 1.5-2.5°C inferiori alla norma, con anomalie negative che si sono presentate per gran parte del mese, se si esclude il significativo rialzo termico degli ultimi tre giorni. La fase di freddo più importante si è avuta fra il giorno 8 ed il giorno 13. Lo zero termico è variato fra un minimo di 340 m del giorno 12 ed un massimo di 2420 m del giorno 29. Un mese di gennaio altrettanto freddo si ebbe anche nel 2017. Lo scarto della temperatura media nel capoluogo di questo primo mese dell’anno, rispetto alla norma, è risultato pari a -1.6°C”.
“Le precipitazioni totali mensili sono state da 2 a 4 volte più abbondanti del normale, ma si ricorda che, data la normale scarsità di apporti di questo mese, sono sufficienti una o due perturbazioni di una certa intensità per determinare una consistente anomalia. Dei quattro episodi di maltempo, quelli più rilevanti si sono verificati ad inizio mese e fra il giorno 21 ed il giorno 23. Anche la frequenza delle precipitazioni è risultata elevata, con 8- 10 giorni piovosi o nevosi, a fronte di una media pluriennale di 4-6. Le nevicate si sono avute quasi sempre a quote basse sulle Dolomiti, anche copiose e di forte intensità, e prevalentemente a quote medio-alte sulle Prealpi, salvo presentarsi a tratti anche a fondovalle”.
“Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
- Giorno 2: intense e copiose nevicate nel pomeriggio del giorno 2, soprattutto a Zoldo Alto e in Comelico, dove cade circa mezzo metro di neve in poco più di 6 ore
- Dal giorno 8 al giorno 13: fase di freddo intenso, con tre “giornate di ghiaccio” (temperature inferiori a 0°C anche di giorno) su tutta la provincia, Valbelluna compresa. Si misurano minime di -24.9°C a Pian Cansiglio, -24.3°C a Passo Cimabanche, -22.2°C in Val Visdende, -18.8°C a Santo Stefano di Cadore, -13.0°C a Santa Giustina
- Giorno 17: altra “giornata di ghiaccio” su tutta la provincia
- Giorni 21, 22 e 23: abbondanti precipitazioni, soprattutto sulle Prealpi, con 189 mm sul Cansiglio e 182 mm a Valpore. Abbondanti nevicate sulle Dolomiti, con 50-100 cm di neve fresca a 2000-2200 m (92 cm a Pecol di Zoldo Alto, 60 ad Arabba, 56 a Falcade e 50 cm a Cortina).
In tutto si sono avuti 10 giorni soleggiati, 16 nuvolosi o variabili e 5 giorni di prevalente maltempo”, conclude l’analisi di Arpa Veneto, che ha curato anche la seguente tabella e i seguenti grafici.
DATI TERMO-PLUVIOMETRICI MENSILI