Non è facile avere tutti e 10 i milioni di chilometri quadrati del Canada sotto zero simultaneamente. Per ottenere questo evento incredibilmente raro e complesso, tantissime parti dell’atmosfera devono lavorare insieme. Victoria, capitale della provincia della Columbia Britannica, per esempio, ha trascorso solo 28 giorni sotto lo zero per un giorno intero in questo secolo.
Innanzitutto, deve stabilirsi una dorsale vicino all’Alaska per tamponare il getto del Pacifico, normalmente attivo, e permettere all’aria fredda di scendere verso sud. Un’alterazione del vortice polare diverse settimane fa ha permesso a lobi di aria siberiana di fluire verso sud. Infine, il pezzo mancante del puzzle è una forte dorsale di blocco sul Canada settentrionale, che blocca l’aria fredda a sud, senza vie d’uscita. Anche la Florida deve essere calda e una forte dorsale sudorientale contribuisce a limitare una via d’uscita per il freddo.
Ci sono stati solo due periodi in questo secolo in cui tutte le capitali provinciali del Canada hanno avuto due giorni sotto lo zero: il 19-20 dicembre del 2008 e il 5-6 febbraio del 2014. A dicembre 2008, è caduto fino ad un metro di neve in parti della costa meridionale della Columbia Britannica. Febbraio 2014 ha avuto anomalie mensili impressionanti nelle Prairies: fino a 17°C sotto la norma, particolarmente anomalo per un mese intero.
Questa settimana, tornerà il diffuso freddo canadese. L’aria artica è destinata a restare, promettendo un’attiva traiettoria delle tempeste nel Canada orientale. Per la giornata di oggi, venerdì 12 febbraio, si prevedono temperature di -26/-18°C su tutto il Canada, fatta eccezione per le coste, dove si andrà dagli 0°C di Saint John’s a Terranova fino ai -3°C di Vancouver (Columbia Britannica), passando per i -15°C di Montréal (Québec) e i -10°C di Toronto (Ontario).
Le temperature si manterranno su livelli simili anche nella giornata di sabato 13 febbraio, con Vancouver che dovrebbe risalire fino a 0°C e Saint John’s scendere fino a -2°C.