Il target per un possibile cambiamento del tempo sull’Italia, continua a essere inquadrato dei modelli matematici, tra il 7 e il 12 marzo. Per questa fase, le previsioni meteo continuano a computare l’avanzata progressiva dai settori baltici e scandinavi di una circolazione di aria piuttosto fredda, la quale darebbe una spallata al promontorio di alta pressione, confinandolo versi settori britannici ed estremi occidentali europei. Nel contempo, la base anticiclonica, quella per intenderci mediterranea occidentale, verrebbe anch’essa progressivamente minata da una falla barica di matrice basso-atlantica, la quale contribuirebbe a far calare la pressione in area mediterranea. Allo stato attuale dei dati, ancora non è ben chiaro come queste due manovre possano interagire ma, con buona probabilità, il campo d’azione potrebbe essere proprio il Mediterraneo, soprattutto centro-occidentale, e naturalmente il territorio italiano.
Da un’indagine sommaria su tutte le simulazioni bariche prospettate, emergono previsioni meteo all’insegna di un progressivo calo della pressione dai settori continentali centrali, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, verso l’Italia, con inserimenti di nuclei via via più freddi, dapprima verso le regioni settentrionali italiane poi in direzione delle aree centrali del nostro Bacino. Nel frattempo, la circolazione moderatamente instabile presente sui settori iberici-marocchini, potrebbe richiamare le correnti fredde più verso Ovest. Siamo ancora a circa 8/10 giorni dalla fase di possibile azione di rottura del periodo anticiclonico, per cui le dinamiche risultano ancora aleatorie e, soprattutto, è ancora prematuro ponderare la corsia preferenziale di confluenza del flusso freddo e, di conseguenza, anche eventuali insorgenze di ciclogenesi.
Tuttavia, una ipotesi di attivazione di aree depressionarie al suolo mediamente sui nostri settori insulari o comunque tirrenici, non sarebbe affatto esclusa sulla base delle manovre simulate. A seconda, poi, dell’esatta collocazione dei verosimili centri depressionari, l’apporto freddo sarebbe più o meno consistente e penetrante sulla nostra penisola. In linea di massima, potrebbero con crescente possibilità, crearsi le condizioni per nubi e piogge diffuse su buona parte delle regioni, ma anche per nevicate fino a quote medio-basse su Alpi e Appennini, probabilmente non solo centro-settentrionali, ma anche meridionali, fino alla Campania, Lucania, e aree interne pugliesi. Insomma, previsioni meteo confermate anche dagli ultimi dati, per possibile nuova “invernata” intorno all’8 marzo, festa della donna. La redazione di MeteoWeb, continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo nel lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.