L’improvviso potenziamento del lobo canadese del Vortice Polare, frutto di una presa di vigore del flusso zonale, per di più con suo forcing deciso verso il Nord Atlantico e con affondi depressionari taglienti verso l’Atlantico centrale, comporterà un sollevamento robusto dell’anticiclone subtropicale proprio sui meridiani mediterranei ed europei centrali, con previsioni meteo di tempo stabile e insistente per oltre 10 giorni, specie sull’Italia. Non si vede, quindi, sblocco deciso alla circolazione stabilizzante, almeno fino al 3/4 marzo. Quali potrebbero essere i risvolti successivi? L’anticiclone continuerà a dominare la scena, traghettando progressivamente il Mediterraneo e l’Italia verso la primavera, o ci sono segnali di cambiamento? Intanto andrebbe rilevato che in Stratosfera è in atto proprio in questi giorni, e lo sarà ancora più nei prossimi e fino ai primi di marzo, un deciso calo termico con inevitabile potenziamento del VPS. Addirittura, potrebbe sforarsi la soglia NAM positiva di +1,5, quindi con Vortice Polare Stratosferico piuttosto compattato, ma sui possibili condizionamenti verso il basso c’è più di qualche dubbio, dato i massimi di vorticità potenziale MPV, poco pronunciati. Inoltre, dal 5/6 marzo è previsto un nuovo progressivo rialzo termico a quelle quote, immagine interna.
Di conseguenza, ci attendiamo un potenziamento del Vortice Polare Troposferico temporaneo e, dato accenni di nuovo calo della AO, contemporaneamente a posizioni di neutralità della NAO e del PNA a partire dal 5/6 marzo, sarà possibile che da quelle date e per il corso poi del resto della prima decade di marzo, l’anticiclone possa subire attacchi instabili e verosimilmente anche di natura fredda. L’assetto delle SSTA, ossia delle temperature superficiali atlantiche, infatti, resta predisponente per blocchi anticiclonici occidentali e anche medio-alti, mentre il lobo euro-asiatico del VP continuerebbe a rimanere in buona forma al punto da tornare a puntare con offensive fredde i settori centrali europei e il Mediterraneo. Al momento non si hanno elementi per osare di più tuttavia, per il corso della prima decade di marzo e soprattutto per la seconda parte, potrebbero aprirsi configurazioni bariche alla stregua di quella rappresentata nell’immagine in evidenza, con minacce fredde da Nordest verso l’Italia. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo, apportando periodici aggiornamenti.