Il mese di febbraio, l’ultimo dell’inverno meteorologico, sta portando freddo e neve in Europa, per quello che sembra un gran finale della stagione 2020-2021 su buona parte del continente, grazie ad un periodo molto freddo che si estende dall’Europa orientale a quella occidentale sotto l’avanzata verso sud di un lobo del vortice polare.
In questa settimana, le condizioni sono molto fredde su parti di Benelux, Germania, Polonia e area baltica. In particolare, Germania e Paesi Bassi sono stati colpiti da forti tempeste di neve (per i Paesi Bassi si è trattato dalla prima importante tempesta invernale in oltre 10 anni).
Freddo e neve attanagliano l’Europa: imbiancata la costa della Bretagna, Berlino e Praga piombano a -11°C. Foto e dati meteo
Mentre le aree più a sud stanno avendo condizioni miti, le previsioni meteo per i prossimi giorni peggioreranno. Una forte ondata artica si intensifica sull’Europa centro-orientale, portando freddo estremo sui Balcani, sul Mediterraneo e sulla Turchia entro la metà del mese.
Un lobo del vortice polare spinge il freddo verso sud
Prima del collasso del vortice polare, il mese di dicembre era stato relativamente calmo e persino più mite del normale in Europa. Condizioni più fredde sono arrivate a gennaio, poiché gli effetti più significativi delle alterazioni del vortice polare normalmente impiegano qualche settimana per farsi sentire. I settori occidentali del continente sono stati leggermente più freddi della norma, soprattutto in Regno Unito e Penisola Iberica, grazie alla storica tempesta Filomena in Spagna. L’onda di riscaldamento stratosferico si è spostata in tutto il Polo Nord, dividendo il nucleo del vortice polare in due parti: una è stata spinta verso il lato europeo, l’altra verso il Nord America.
Recentemente, il sistema di alta pressione sull’Artico si è esteso ulteriormente verso il circolo polare, portando tanto freddo verso sud, sulla Russia artica verso l’Europa nordorientale. L’aria più fredda della stagione finora si è poi gradualmente spostata verso l’Europa occidentale.
Contrasti termici estremi
L’avanzata della massa d’aria dalla Russia artica verso l’Europa si spingerà verso sud nei prossimi giorni, portando condizioni estremamente fredde su gran parte dei settori centro-orientali del continente, con particolare focus sui Balcani. Qui, partire da giovedì 11, le giornate saranno molto più fredde della norma, localmente quasi di 20°C inferiori alla norma. Volendo fare l’esempio di Belgrado, capitale della Serbia, la temperatura media a 850hPa a metà di febbraio è di -1°C. In questo momento, le temperature sono di +6°C a questo livello ma entro venerdì 12 febbraio, le temperature scenderanno a quasi -17°C, per un cambiamento di quasi 25°C in 24 ore. La massa d’aria nel corso del weekend sarà di circa 10-12°C più fredda del normale per questo periodo dell’anno.
Al Sud Italia, l’area più interessata dai fenomeni nel nostro Paese, le temperature saranno fino a 8°C inferiori alla norma.
Tempeste di neve sui Balcani e sull’Europa sudorientale
La nuova onda profonda sull’Italia continua ad intensificarsi mentre si sposta verso il sud dei Balcani, sviluppando forti nevicate su parti di Albania, Grecia, Bulgaria e Turchia nordoccidentale. Le nevicate si combineranno con venti molto forti per creare temperature percepite ancora più basse. Per quanto riguarda i quantitativi totali di neve previsti per i prossimi 5 giorni, fino al 14 febbraio, sono di 30-60cm sulla Penisola Balcanica meridionale, 30-40cm sull’Est Europa, tra Bielorussia, Ucraina settentrionale e Russia orientale. In Italia, sulle aree appenniniche del Centro-Sud sono previsti accumuli fino a 25-40cm.
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