Sci, impianti chiusi in Italia ma sulle Alpi si scia ovunque: in Svizzera, Austria e Slovenia è tutto aperto [FOTO]

Se in Italia le piste da sci quest'anno non hanno mai aperto, appena oltre i confini nazionali si scia tranquillamente: la situazione sulla neve di Svizzera, Austria e Slovenia
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Quest’anno, la stagione invernale in Italia sembra essere stata definitivamente compromessa dall’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, che ha portato l’Italia a non aprire le piste da sci. In un tira e molla tra rinvii e ipotesi di riaperture, siamo arrivati alla fine di febbraio senza che gli appassionati di montagna abbiano potuto godere della loro stagione preferita, con ripercussioni gravissime su tutti gli operatori del settore. Al momento, la riapertura è stata rinviata fino al 5 marzo, ma per molti la stagione è già finita, senza neanche iniziare.

Eppure, appena oltre i confini italiani, la situazione è completamente diversa. A parte la Francia, che ha optato per la chiusura come l’Italia, nelle vicine Svizzera, Austria e Slovenia si scia tranquillamente, con qualche doverosa limitazione da seguire per contrastare la diffusione del virus.

Svizzera

Oggi, venerdì 26 febbraio, è il 111° giorno consecutivo con le piste da sci aperte in Svizzera (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Aperto circa l’80% degli impianti totali. Oltre al distanziamento di un metro e mezzo, tra le misure anti-Covid adottate, ci sono: obbligo di indossare la mascherina negli spazi chiusi, negli impianti di risalita coperti e scoperti (con un limite dei due terzi della capienza) e anche nelle aree d’attesa, la regolamentazione delle code e la realizzazione di percorsi ad hoc per evitare assembramenti, solo asporto nei ristoranti. Per entrare in Svizzera, bisogna compilare un modulo online, a meno che non si arrivi in auto o in moto o si provenga da regioni confinanti (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige). Infine se chi entra nel Paese, nei 10 giorni precedenti, ha soggiornato in uno stato considerato a rischio, deve presentare un tampone negativo eseguito nelle 72 ore precedenti, mettersi in quarantena e avvertire l’autorità cantonale precedente entro due giorni.

Austria

In Austria, buona parte degli impianti è aperta solo per i residenti e per escursioni giornaliere. Al momento è aperto il 30% degli oltre duemila impianti sciistici del Paese. Oltre alla distanza di sicurezza di 2 metri, gli sciatori devono indossare una mascherina FFP2 sugli impianti di risalita e i rifugi possono lavorare solo con l’asporto. In Tirolo bisogna presentare un tampone negativo eseguito nelle ultime 48 ore, a meno che non si sia già guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi (in tal caso serve una dichiarazione del medico). Se si arriva dall’Italia, però, dal 15 febbraio è necessario sottoporsi a 10 giorni di autoisolamento fiduciario (che può essere prima in seguito a un tampone negativo effettuato dopo il quinto giorno). È necessario registrarsi al momento dell’ingresso nel Paese.

Slovenia

In Slovenia, per avere accesso al 60% degli impianti aperti (sui circa 100 del Paese) è necessario presentare un tampone negativo effettuato nelle 24 ore precedenti. Per chi proviene dall’Italia, però, è obbligatorio l’isolamento fiduciario di 10 giorni o un tampone molecolare negativo eseguito entro le 48 ore precedenti in un laboratorio.

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