I brillamenti solari sono una delle maggiori minacce che il nostro pianeta deve affrontare oggi. A lanciare l’allarme è il fisico teorico Michio Kaku, secondo il quale potremmo essere “bersagli facili” di fronte a un brillamento solare potenzialmente distruttivo. Nel 1859, quando una grande eruzione solare e la corrispondente espulsione di massa coronale (CME) eruttarono dal Sole, le particelle cariche della stella causarono il caos sulla Terra. Ufficialmente conosciuta oggi come Evento Carrington, la grande tempesta solare ha rivelato gli effetti potenzialmente catastrofici che il nostro Sole può avere sulla Terra. La tempesta solare ha abbattuto i sistemi di telegrafia in Europa e Nord America, ha fatto scintillare i pali del telegrafo e alcuni uffici hanno persino preso fuoco.
Se un’altra tempesta solare di questa portata dovesse colpire oggi il nostro mondo dipendente dalla tecnologia, la civiltà sarebbe molto probabilmente sull’orlo dell’abisso. E una di queste tempeste ci ha ‘sfiorati’ nell’estate del 2012. Il 23 luglio di quell’anno, una CME o una nuvola di plasma, sfuggì dal Sole alla velocità di 3.000 km al secondo. Il CME ha attraversato l’orbita della Terra e fortunatamente non ha raggiunto il nostro pianeta, ma un team di ricercatori ha successivamente concluso che si trattava di una delle tempeste solari più potenti della storia. Secondo Daniel Baker dell’Università del Colorado, la tempesta avrebbe potuto essere ancora più potente dell’evento Carrington. All’epoca disse: “Se fosse andato a segno, avremmo comunque raccolto i pezzi“.
Il dottor Michio Kaku, un fisico teorico e pioniere della teoria dei campi di stringhe, è uno degli scienziati che ci ha avvertito dei pericoli posti dall’attività solare nel 2012. Il fisico, che insegna al City College di New York ed è un autore di bestseller e conduttore televisivo, è apparso in un video di Big Think per discutere “la questione delle catastrofiche eruzioni solari”. Ha detto: “È qualcosa che è stato sottovalutato, ma ora ci rendiamo conto che in realtà è più pericoloso di quanto pensassimo”.
Tornando al 1859, al famoso Carrington, si può comprendere la portata di un tale evento. Carrington era un astronomo. Ha notato un’attività insolita sul Sole, e poi si è scatenato l’inferno sul pianeta Terra per quanto riguarda le telecomunicazioni, in particolare i cavi telegrafici. Secondo l’esperto, un replay dell’evento di Carrington oggi friggerebbe i nostri satelliti meteorologici, GPS, telecomunicazioni e Internet. In un mondo che fa molto affidamento sulla nostra capacità di connetterci con persone di tutto il mondo in un batter d’occhio, il danno sarebbe catastrofico. Un rapporto del 2013, ad esempio, ha stimato che il costo economico di una tempesta di questo tipo nei soli Stati Uniti sarebbe compreso tra 0,6 e 2,6 trilioni di dollari.
Il dottor Kaku ha affermato: “Le centrali elettriche sarebbero vulnerabili, andando in cortocircuito, in diverse città contemporaneamente su tutto il pianeta Terra. La refrigerazione sarebbe fuori servizio forse per settimane. Di conseguenza potrebbero verificarsi danni all’approvvigionamento alimentare. Le normali e semplici transazioni commerciali si interromperebbero perché non sarebbe possibile effettuare una transazione con carta di credito dato che i cavi telefonici non funzionerebbero. La società come la conosciamo risalirebbe forse a cento anni fa”.
Questo non significa che un’altra tempesta a livello di Carrington ci colpirà presto, ma gli eventi del 1859 e del 2012 dovrebbero servire a ricordarci che spesso siamo in balia degli elementi, specialmente quelli cosmici. Per la maggior parte, il pianeta ha avuto la fortuna di schivare la maggior parte di ciò che il Sole riversa nello spazio. Ma il dottor Kaku ha sottolineato: “È la roulette russa, ma significa che la nostra società come la conosciamo è potenzialmente in pericolo. Siamo inermi, seduti di fronte a un potenziale gigantesco brillamento solare”.