In questo fine febbraio in cui l’alta pressione domina l’Italia, provocando un caldo anomalo per questo periodo dell’anno, la neve sarà sicuramente un desiderio di molti. Non avendo il meteo a favore per realizzare questo desiderio, c’è un evento astronomico che rende omaggio a questo fenomeno meteorologico: tra poche ore arriva la “Luna di Neve”.
Alle 9:19 di sabato 27 febbraio, la “Luna di Neve”, ossia il nome dato al plenilunio di febbraio, raggiungerà l’illuminazione massima, ma già da stasera il nostro unico satellite naturale apparirà come se fosse pieno. La luna sorgerà intorno al momento del tramonto, raggiungerà la massima altezza nel cielo intorno alla mezzanotte e tramonterà intorno all’alba.
Perché si chiama “Luna di Neve”?
I nomi delle lune piene utilizzate dall’Almanacco dell’agricoltore derivano da una serie di località, incluse alcune europee, americane e degli indigeni americani. Tradizionalmente, il nome di ciascuna luna piena è stato applicato all’intero mese in cui si verifica e non solo al plenilunio stesso. La spiegazione dietro il nome della luna piena di febbraio è abbastanza semplice: è nota come “Luna di Neve” a causa delle forti nevicate che solitamente si verificano in questo mese. In media, negli Stati Uniti, febbraio è il mese più nevoso e febbraio 2021 è stato molto nevoso e caratterizzato da un freddo estremo, che ha raggiunto anche gli stati meridionali, come il Texas.
Nomi alternativi
Storicamente, i nomi per la luna di questo mese hanno un collegamento con gli animali. Per questo si può sentire parlare anche di: Luna dell’Aquila, Luna dell’Orso, Luna del Procione, Luna della Marmotta, Luna dell’Oca. Un altro tema per il plenilunio di febbraio è la carestia: per questo si parla anche di Luna della Fame o Luna Ossuta.
Quale sarà la prossima luna piena?
Il 28 marzo, il cielo notturno sarà illuminato dalla “Luna del Verme”, nome che deriva dal fatto che i vermi iniziano ad emergere dal suolo che si scongela. Questa luna piena sarà la prima della primavera, verificandosi poco dopo una settimana dall’equinozio di primavera.